Kenya - Come si vive da italiani in kenya?

Grazie per il “Mitico Lonno Lodge”

Proverò a darti una risposta fatta di puntini e ci lascio spazi vuoti così ti puoi divertire a collegarli e
vedere cosa ti esce.

Di tramonti bellissimi e paesaggi stupendi, ne trovi anche in Italia, e se ogni tanto ti mancano quelli Africani,
prendi un biglietto e vieni in Kenya, o in Tanzania etc. ammesso che ti rimanga sufficiente tempo per farlo, poiché tutti vogliono il tuo tempo. Ed è proprio qui che cade l’asino…..

I supermercati vogliono che tu
rimanga il più possibile con loro, la televisione anche, i clienti pure. Ognuno vuole la SUA piccola parte del TUO poco
tempo, offrendoti in cambio tutta una serie di beni e servizi che tu non hai il
tempo di utilizzare, perché sei in coda per riceverli.

Ma la vita nel suo complesso è
molto di più di un bel tramonto e di una breve emozione.

Purtroppo sembra per colpa di due
peccatori di un serpente e di una mela, siamo condannati a soffrire, lavorare e
partorire con dolore.

Fortunatamente, possiamo soffrire
e lavorare dove ci piace di più. Quindi escludendo il lavoro in miniera in
Siberia, il militare in Iraq, o l’operaio in fonderia a Brescia, una piccola attività in Kenya ci offre dei
vantaggi, ma dobbiamo sempre ricordarci, che siamo stati cacciati dal paradiso
terrestre e che dietro alla mela si nasconde il serpente.

Qui si può lavorare e soffrire,
ma senza avere tra le scatole la De Filippi, Santoro o Emilio Fede, e tutti i
ladri del nostro prezioso tempo, compresa la prova del cuoco che per farci
stare un po’ di più con loro ci insegna a cucinare in 15 minuti prima che il
gallo “goduto” canti e prima che Bigazzi ti decanti lo Slow Food,
perché naturalmente dopo essere andati ad Asiago per il formaggio, a Tropea per
le cipolle e a Parma per il prosciutto ti rimane anche il tempo per mangiare e
non provate a fare i furbi andando all’Esselunga dove trovate i prodotti
regionali, perché la coda in tangenziale, al parcheggio, e alle case non vi farà risparmiare niente.

Meglio affidarsi alla cucina
anche troppo lenta di Kazungu e a quello che si trova da mamma Lucy, che ti fa
fare la coda, anche se il negozio è vuoto e il parcheggio pure, e che se hai
bisogno di 4 Kg di pasta ne trovi solo 3, cosi devi andare da Simon e aspettare che la cassiera finisca di trascinarsi i piedi e vada alla cassa.

Venire in Kenya per vedere come si sta, è inutile perché ti innamori di sicuro, e si sa che l’innamoramento è quella fase
in cui sei su di giri e distante dalla realtà, come quando ti bevi la
terza Dawa che Kascuru ti porta in piscina, o Moamed in Italia vede che tutti gli operai della
Fonderia Marconi di Brescia, hanno la macchina, il telefonino e il televisore.
Solo dopo ti accorgi che quel fetente di Kascuru ti ha fregato il telefonino, e
Moamed sul suo televisore nuovo scopre Emilio Fede, Chi lo ha visto e Mi manda
Rai tre.

Le relazioni sociali sono un
altro bel punto di domanda. Dopo un po’ di tempo ti accorgi che dietro il
sorriso di Kasim c’è il vuoto, nello stesso momento Kassim si
domanda che cosa ci dovrebbe essere dietro il suo sorriso.

La differenza sta bel fatto che lui sa benissimo che siamo diversi, mentre noi insistiamo a dire che siamo
uguali. Lui sa benissimo che gli uomini non si differenziano in base al colore
della pelle, ma secondo quello che mangiano, a come parlano e a cosa sognano e
in cosa credono. Non per niente ci tiene a dirti che in Kenya ci sono 52 Tribù (che tra le altre cose vuole dire che tu non ne fai parte) Per questo non provare a spiegargli cosa deve fare, lui lo sa già.

Tu continua a mangiare il filetto
del pesce, e lui sarà contento di mangiare la testa. Solo che Kazungu è più furbo, non ti dirà mai
che la testa è più buona, perché se per caso lo scopri, è finita la pacchia.

Ingredienti essenziali per avere relazioni sociali sono il tempo e le persone.

In Italia ci sono tante persone con cui incontrarsi, ma non c’è il tempo.


In Kenya ci sono poche persone, ma ti rimane un sacco di tempo.

Ovvero ci sono tante persone, ma
scopri subito che tra le 52 tribù ufficiali diventa difficile parlare della cupola del Brunelleschi, dei Vini dei
castelli, delle luci di San Siro di quella sera o delle donne dei facili
costumi di porta Vicentina. Con quelle non meno ufficiali degli Inglesi, Francesi
o Tedeschi è difficile discutere di quanto è buono il formaggio con le pere,
soprattutto è difficile dire ai Francesi che Zidane aveva torto e Materazzi
ragione. La tribù degli Italiani si
divide tra quelli che parlano solo del Come Back, o del Beer Garden e quelli
che parlano d’altro, così alla fine ti conti e quelli che rimangono te li tieni buoni, ma ti rimane il tempo per fare qualche altra
cosa, tipo scrivere queste stupide cose a puntini da collegare.....ma non
abbastanza per rileggere e correggere la punteggiatura. Quindi oltre a collegare
i puntini, sistematevi anche le virgole e correggetevi gli errori di ortografia come meglio vi pare, (cosa che piace tanto a mia moglie).

Dimenticavo, in Kenya in questa stagione iniziano le grandi piogge e si verifica il fenomeno della cosiddetta "migrazione", cioè quando tutti chiudono, e si preparano per tornare in Italia, dove in questo periodo i
pascoli sono più verdi, nonostante le tasse del governo di Sinistra o di
Destra. Poi ritornano tutti a Luglio.
Anche il Lonno Lodge segue questa tradizione, e si prepara a seguire il branco.


Testa Dura