PRIMA VOLTA IN AFRICA.

PRIMA VOLTA IN AFRICA.
Sono venuta in Kenya a dirigere un Residence ma in realtà da qualche anno sono alla ricerca di un posto migliore in cui vivere.
L’italia mi ha deluso. Non mi offre piu’ quelle opportunità di lavoro creative del passato e di conseguenza un tenore di vita decente.
Mi sono accorta da tempo che l’Italia si evolve molto lentamente rispetto agli altri paesi.
L’italia ha paura del “nuovo”. Ogni volta che ho un’idea o un nuovo progetto e cerco alleati, sento levarsi un coro di voci pessimiste.
L’italia mi ha tolto la speranza di poter fare qualcosa per far star meglio le persone, per aiutarle a ragionare con la loro testa.
Ho inventato lo Psico-teatro come strumento di conoscenza di sé e superamento dei propri limiti, ottenendo nelle scuole miglioramenti miracolosi soprattutto nei bambini con handicap psicofisici e sono stata fermata per mancanza di fondi o addirittura anni fa ho chiesto al parroco vicino a casa mia se potevo fare un laboratorio con un mio amico psicologo in una sala conferenze che dava in affittto.
Mi ha fatto dire da una sua “perpetua” che la sala non veniva data a sette che inneggiassero al demonio:[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Questo parroco della Chiesa S.Caterina di Strada Maggiore nel pieno centro di Bologna e non di un paesucolo sperduto tra i monti, regolarmente veniva a benedire la mia casa per le feste e metteva la sua busta per l’offerta.
Il pessimismo che si respira da qualche anno in italia fa si che anche quando torno in vacanza a trovare parenti e amici, io mi senta stanca, depressa.
Siete per me degli eroi, voi che rimanete lì, come marinai fedeli sperando che la nave non affondi.
Coraggiosi, voi che vi sacrificate cercando di preservare quella piccola luce di anticonformismo, perché so quanto tempo ci vuole per riuscire ad aprire una sottile breccia nelle maglie di un potere che manca di cultura e di anima.