Kenya Billionaire i residenti si oppongono al progetto

Billionaire "I residenti si oppongono al progetto del Club Miliardari"

Malindi 10 marzo-I piani per un club da SH500 milioni a Malindi hanno colpito un muro di mattoni dopo che i residenti si sono schierati contro a un contratto di affitto terreni per 25 anni.

L'italiano miliardario Flavio Briatore vuole mettere su un club esclusivo per clienti estremamente ricchi. L'uomo d'affari dice che gli sono sono stati dati in affitto una parte del Malindi Marine Park per una parte del progetto.

Ma il piano è in bilico dopo che i residenti hanno protestato, durante un incontro a Malindi Marine Park martedì, con i rappresentanti della Keniaku Ltd, società di proprietà del signor Briatore.

L'italiano, che possiede già il Lion in the Sun resort di lusso in Malindi, intende costruire un club simile ad un'altro che possiede in Sardegna, in Italia, club al quale possono accedere super ricchi.

Il club Billionaire sarebbe l'unico del suo genere in Africa. L'assemblea dei residenti è stata convocata dal MP di zona Gideon Mung'aro dopo che era stato accusato di coinvolgimento nella operazione di leasing.

C'era tensione nella sede prima e durante l'incontro a porte aperte.Incontro controllato da Rangers armati del KWS che hanno sorvegliato l'ingresso,affinchè le reazioni del gruppo contrario non degenerassero.

"C'era tensione così tanto che si temava l'annullamento della la riunione. "Avevo ricevuto segnalazioni in anticipo" ha detto il capo guardia marina di Malindi e Watamu il signor Dickson Korir.

Twalib Ali Abeid Presidente del Malindi Barca Operators Association ha detto che l'assegnazione di una sezione del parco marino per il miliardario deve essere revocata perché molte persone traggono beneficio del parco.

La Presidente dell'associazione Beach Curio Sellers Consolata Akinyi ha detto che non poteva permettere che la spiaggia fosse venduta a un imprenditore privato, poiché ciò negherebbe alle donne e ai giovani l'accesso alla zona dove si guadagnano da vivere.

Il Presidente del Consiglio degli anziani Swahili signor Abdalla Alaus ha detto che la terra affittata è una importante area di conservazione ambientale con rare specie autoctone di piante medicinali.

"Il parco marino è il più antico in Africa, un centro educativo visitato da centinaia di studenti ogni anno così come un centro di conservazione delle tartarughe e di riposo," ha detto un ufficiale di National Environmental Management Authority, il signor Ali Salim.

Il Signor Alwy Abeid ha detto che il contratto di locazione deve essere revocato, perché le procedure di appalto non sono state seguite.Il Secondo Cap 271 della legge del Kenya, prevede che le gare d'appalto e di valutazione dovrebbero essere aperte e coinvolgere tutte le parti interessate, ma ciò non è avvenuto.
La costruzione del club negherebbe l'accesso della popolazione locale al parco marino.

Il Sindaco di Malindi Sansone Mapinga e il suo vice, l'onorevole Fuad Rudeiny, sono contrari al contratto di locazione, dicendo che le procedure non sono state seguite, le consultazioni non sono state fatte e che il Consiglio porterà la sfida in tribunale se il tutto non fosse stato fermato.

"Abbiamo formato una task force dopo che abbiamo notato falsi piani e progetti che sono stati approvati", ha detto Mapinga. "Al consiglio era stato detto che il progetto prevedeva la costruzione di case per lo staff del KWS".

Il Signor Rudeiny ha detto che il sig Mung'aro era stato accusato di coinvolgimento nel contratto di locazione. Ma il deputato ha negato le accuse, dicendo che era solo il KWS che poteva cedere il terreno ad altre persone.

"Come faccio a vendere la terra del KWS? Io non sono parte di esso ", ha detto il parlamentare, che ha prodotto una copia del Hansard dal Parlamento che mostra come l'affare era fatto.

Una settimana fa,il regista del KWS Giulio Kipng ha ammesso in un incontro pubblico presso il parco marino che 3,5 acri erano stati affittati a Briatore per 25 anni. "Questa è la terra del KWS, che ha il compito di locazione dalla legge", ha detto il dottor Kipng'etich.

Nella riunione di martedì, il signor Korir ha detto che all'investitore sono stati dati 3,5 ettari per parcheggi e altro, mentre il club sarebbe stao costruito sulla terra ex Jambo Club, che il miliardario ha acquistato molti anni fa.
Fonte:Daily Nation

"Le tua lè mia lè morta a l'ùmbriaaa" Come si suol dire...
E' da un po di anni che a Malindi e non solo si sente parlare di acquisti e di affitto di terreni da parte del buon Flavio per costruire il Club Billionaire.
Come è già avvenuto per il Lion in the Sun, ex villa di Flavio trasformata in resort di lusso, un'operazione che con il suo indotto ha portato un'incremento in termini monetari e pubblicitari al turismo malindino, con la costruzione del Billionaire si potrebbero verificare gli stessi vantaggi, certamente il tutto ricollegato al vecchio progetto legato al Jambo Club e non certo andando a intaccare il Parco Marino.
Mah ,staremo a vedere. Le vie del Signore sono infinite....

Quello che spero è che la persona in questione prima o poi investa anche del denaro per costruire qualcosa con scopo umanitario.Piu' che non l' abbia già fatto ma non ne sono al corrente.

aram ha scritto:Quello che spero è che la persona in questione prima o poi investa anche del denaro per costruire qualcosa con scopo umanitario.Piu' che non l' abbia già fatto ma non ne sono al corrente.

Appunto non essendone al corrente a volte si è portati senza volerlo a trarre conclusioni errate.
Una parte di gente a Malindi e un orfanotrofio in particolare, hanno avuto da parte del soggetto in questione aiuti e assistenza e questo da quando Flavio ha cominciato a frequentare il paese.

ah! grazie dell' informazione ma il mese scorso quando ci sono stata non mi avevano propio detto così forse nemmeno questa persona che premetto è del luogo non ne era al corrente di ciò.

Esatto!

Sono daccordo con te Francorosso. Ritengo giusto che un imprenditore non vada a sbandierare cosa fa e cosa non fa a livello umanitario e noi stessi dovremmo guardare cosa facciamo personalmente, senza guardare cosa fanno gli altri.

Secondo: Investire in Africa in ogni caso significa creare posti di lavoro, fra crescere il commercio, pagare le tasse che serviranno per creare infrastrutture, etc. Molto più umanitario che mandare soldi per sostenere strani progetti che vanno a finire di creare dipendenza.

Terzo: Mi fa sorridere la preoccupazione degli anziani e dei commercianti per l'ambiente, da sempre se ne fregano, hanno costruito palazzi in cemento armato decadenti, scaricano in mare ogni tipo di rifiuto, bruciano spazzatura e abbandonano la plastica in ogni punto, bruciano foreste e terreni anche ai limiti dei parchi nazionali. Più avidi che ecosostenitori.

La notizia andrebbe letta così: "Io ho il potere di bloccarti qualsiasi progetto tu voglia fare, siccome la parola "lusso" solletica la mia fantasia, vedi di darmi un po di soldi."

Ricatto ? certo che no!

Premesso che commercianti e consiglio degli anziani non rappresentano di certo la parte povera dell'africa, quando avranno intascato il dovuto, che fine faranno le preoccupazioni ambientaliste?

ciao Aldo, ti rispondo allacciandomi al post che parla della Mau Forest. In Kenya, e generalmente in Africa, si attuano politiche ecologiche ridicole e distruttive ed i primi a promuoverle sono proprio i residenti come tu hai ben detto. E concordo anche che il tutto si risolverà in una "spontanea donazione" dell'investitore per mandare avanti il progetto. Vorrei chiedere un pò a tutti come mai ci si preoccupa di questa questione, con interventi anche polemici, e nessuno si preoccupa dei "polmoni verdi" del Kenya. Mi sembra che ancora una volta la faccia da padrone la cosidetta mentalità "catto-comunista" che dal dopoguerra detta legge in Italia. Un investitore è sempre visto, da alcune persone, come uno sfruttatore magari anche schiavista, però TUTTI su questo forum vorrebero trasferirsi in Kenya e diventare investitori, acquistando appezzamenti, costruend case e ville per poi affittarle. A me sembra una contraddizione in termini.

KeCaldo ha scritto:Esatto!Sono daccordo con te Francorosso. (omissis).....Investire in Africa in ogni caso significa creare posti di lavoro, fra crescere il commercio, pagare le tasse che serviranno per creare infrastrutture, etc. Molto più umanitario che mandare soldi per sostenere strani progetti che vanno a finire di creare dipendenza.

non solo mi associo alla grande condividendo le vostre repliche ma sottolineo che son sempre stata assolutamente contraria al "magna-magna" imperante di un'infinità di associazioni, onlus e cavoli vari annessi e compresi, i cui amministratori nemmeno si degnano di esibire pubblicamente i rendiconti tra quanto ricevuto con le donazioni e quanto e.... COMEEEEE effettivamente speso. Si fa presto a esibire due occhioni neri e una scuoletta per chiedere soldi, ma .... di fatto... quanto arriva e quanto si spende davvero? Alloggi gratis alle "associate", viaggi scontati, rimborsi spese, posti di rilievo nella comunità "lacrimevole", ma anche in vari Forum manco fosse un "must" ricoprire una qualche carica, ... etc... ect... evvvvai và, che l'anello al naso come i buoi l'abbiamo tolto da un pezzo!!!
Meglio , molto meglio chi non si ammanta d'ipocrisia e crea posti di lavoro o se deve aiutare qualcuno "lo fa" e punto!!!
Complimenti quindi per le risposte Francorosso e Black

KeCaldo ha scritto:Premesso che commercianti e consiglio degli anziani non rappresentano di certo la parte povera dell'africa, quando avranno intascato il dovuto, che fine faranno le preoccupazioni ambientaliste?

quel che purtroppo fanno nel resto del mondo soprattutto quando non vi è regolamentazione e controllo serio.

A proposito delle varie associazioni, non farei di ogni erba un fascio.
Ci sono anche strutture positive, e non voglio entrare in questa polemica.

Sta di fatto che da queste parti ti stendono ponti d'oro quando pronunci la parola "aiuti" che secondo le buone intenzioni degli organizzatori significa. Ti do una mano a partire e poi ...ma che vengono spesso recepite daglli suqali di turno, intanto lascio ch tu lavori e paghi, e poi aspetto altri aiuti.

Questo sistema crea dipendenza.

KeCaldo ha scritto:A proposito delle varie associazioni, non farei di ogni erba un fascio.
Ci sono anche strutture positive...

Concordo, ecco perchè preferisco accordare la mia fiducia a quelle che agiscono "in chiaro" nei bilanci e soprattutto creano lavoro. Purtroppo la dipendenza si crea non c'è nulla da fare. Ricordo un amico ingegnere che lì si era adoperato per insegnare nei villaggi come scavare pozzi e anche a installare le autoclavi grazie ai generatori... Bene, dopo anni di lavoro assiduo si ritirò e... nessuno più sembrava saper aggiustare una pompa o azionare un'autoclave senza l'ausilio di "un bianco"!!! Eppure quando c'era lui sapevano farlo!

Il Consiglio Comunale di Malindi revoca la licenza di locazione

A Malindi il Consiglio comunale ha revocato l'approvazione per la costruzione del valore dii SH500 milioni in località presso il Malindi Marine Park.

l sindaco di Malindi, Sansone Mapinga ha detto che il consiglio ha annullato l'autorizzazione per la costruzione del club dopo che è emerso che è stato tratto in inganno.

"Al Consiglio era stato detto che avevano un contratto per costruire case per i lavoratori, ci siamo resi conto conto che era una bugia", ha detto.

Il KenyaWildlife Service aveva emesso un contratto di locazione di 25 anni per l'azienda di Flavio Briatore a un costo di Sh1.5 milioni all'anno.

Un guardiano KWS senior, Dickson Korir ha difeso il progetto dicendo che era fattibile, in quanto creerebbe posti di lavoro.

Il Presidente di Malindi Boat Operators Association Twalib Abeid ha sollecitato il Governo a revocare il contratto di locazione dicendo che renderà centinaia di persone che dipendono esclusivamente dal Parco Marino senza lavoro.

Il sindaco ha detto che la legge sugli appalti, che impone il processo di essere pubblicizzata per attirare altre parti interessate, non è stata seguita e messa in discussione nella procedura, che ha visto ì terreni dati in affitto al miliardario.

La tensione era alta nel corso della riunione, cui ha partecipato anche il deputato locale, Gideon Mungaro, che è accusato di aver lavorato con il KWS per locare la terra.

Ma il deputato ha negato le accuse, dicendo che non aveva alcun mandato per affittare terreni del KWS e ha accusato una sezione di consiglieri di stato dietro le voci atte a screditarlo.

Nel frattempo, il miliardario italiano, Briatore, è arrivato nel paese.
E' atterrato con il suo lussuoso jet colore argento, numero di registrazione OE 1FB, venerdi.
Sua moglie, Elizabetha Gregoracci, che è top model, con le amiche Dasciotaite Lota, Aronsone Viktorija e Zemtsov Vladimir, lo accompagnava.

A disposizione per riceverlo vi era per il comune David Kerina e il manager aeroportuale, Walter Agong.

La sicurezza è stata intensificata in aeroporto in attesa che l'ex boss della Formula si imbarcasse su una Range Rover.
Il miliardario ha scelto di guidare lui stesso. Un convoglio di veicoli lo accompagnò al suo lussuoso albergo Lion in the Sun in Casaurina.
Uno stretto collaboratore del miliardario ha detto che era venuto per mettere la prima pietra di fondazione del club dei miliardari.

L'albergo la cui costruzione doveva essere completata entro il prossimo anno avrebbe ospitato celebrità del mondo e personalità chiave. Diventando l'hotel più grande e più costoso nella regione costiera. Briatore sarà nel paese per una settimana.
Fonte:The Standard

Voglio proprio vedere come va a finire !

La Gregoracci una top-model!?!?!? Non sapevo che anche i giornalisti si facessero di marunghi e mirrah.................

Anch'io voglio proprio vedere come va a finire!

Anche se l'azzardare: "a tarallucci e vino" forse sarà il finale della storia.
“Chi ha avuto avuto avuto, chi ha dato ha dato ha dato, scurdammoce 'o passato simmo'a Briatoria paisà” ...

...Gregoraci TOP model? ...Briatore benefattore? Detto che a me risulta l'esatto opposto, sapere dove vuole costruire questo "ghetto" per ricchi dovrebbe indignare tutti quelli che amano i Parchi e la natura in genere. Non vi basta che in Italia ci siano zone deturpate, oppure splendide coste come Argentario, Portofino, Costa Smeralda, dove l'accesso è permesso solo a persone piene di quattrini? Ora si vuole adottare lo stesso sistema nche nei Parchi Marini del Kenia?
Coi soldi questo "signore" può fare tutto, io mi auguro che gli abitanti (bianchi e neri) abbiano il coraggio di prenderlo a pedate, se ne torni al suo Yacht che, (come portavano i giornali) fa tanto rasserenare il suo erede (altrimenti non prende sonno).
Ivan

Il Consiglio Comunale di Malindi ha revocato l'approvazione per la costruzione del club per Shk500 milioni in una località presso il Malindi Marine Park.

Il sindaco di Malindi, Sansone Mapinga ha detto che il consiglio ha annullato l'autorizzazione per la costruzione del club dopo che è emerso è stato tratto in inganno.

"Al Consiglio era stato detto che avevano sotto contratto una azienda per costruire case per i lavoratori, solo dopo ci siamo resi conto che era una bugia", ha detto.

Kenya Wildlife Service ha emesso un contratto di locazione di 25 anni per l'azienda, che Flavio Briatore possiede ad un costo di Sh1.5 milioni all'anno.
13th March 2011 standardmedia

Deturpare una zona marina non è prerogativa dei ricchi, anzi non dipende affatto dai soldi e certi ragionamenti populistici non servono di certo a risolvere il problema.

Un sindaco poi che afferma di essere stato tratto in inganno perchè pensava che venissero costruite case per il lavoratori è da farsa.

Perchè se costruivano case per i lavoratori su una zona protetta, allora non si deturpava il paesaggio ?

E il sindaco in una cittadina di quattro gatti, che si fa trarre in inganno da una storiella come questa in cui uno come Briatore costruisce fronte mare sul parco marino le case per gli operai, ... con tutto lo spazio che c'è in Africa... nemmeno il mio giardiniere Babu, ci avrebbe creduto! Propongo Babu come sindaco è più affidabile e costa meno.

KeCaldo ha scritto:Deturpare una zona marina non è prerogativa dei ricchi, anzi non dipende affatto dai soldi e certi ragionamenti populistici non servono di certo a risolvere il problema.

concordo

Deturpare una zona marina non è prerogativa dei ricchi, anzi non dipende affatto dai soldi e certi ragionamenti populistici non servono di certo a risolvere il problema.

Un sindaco poi che afferma di essere stato tratto in inganno perchè pensava che venissero costruite case per il lavoratori è da farsa.

Perchè se costruivano case per i lavoratori su una zona protetta, allora non si deturpava il paesaggio ?

E il sindaco in una cittadina di quattro gatti, che si fa trarre in inganno da una storiella come questa in cui uno come Briatore costruisce fronte mare sul parco marino le case per gli operai, ... con tutto lo spazio che c'è in Africa..

...in effetti è più prerogativa di quegli straccioni che costruiscono le loro baracche, le acque poi, ...sono loro che ci fanno i bisogni.
...a quando un bel Centro Commerciale a fianco di Mamma Lucy?

ci sono altri nomi di italiani a malindi nel progetto parco marino e hanno cosrtuito talmente tanto che forse ci riusciranno peccato però i ragazzi con le loro barche di che vivranno?

Dal mio punto di vista, innalzare un club per miliardari in un paese del terzo mondo, mi sembra davvero di cattivo gusto. Oltre al danno ecologico aumenterebbero la prostituzione, la criminalità, e la rabbia dei residenti (kenioti) nel vedere tanto sfarzo. Quel tipo di ricchezza che non potranno mai permettersi.
Per me, bocciato in pieno.

sono d'accordo con te Carola 2

Secondo me si fa confusione tra finanza improduttiva e capitalismo produttivo.
Che poi Briatore stimoli in molti sentimenti di antipatia a prescindere da cio` che realmente fa per questo paese(e che ben pochi sanno perche` giustamente non pubblicizzato) questo e` un altro discorso.
Ma quello che applica si chiama "capitalismo produttivo" che molti prima di lui hanno applicato costruendo alberghi,resort impiantando aziende,investendo denaro fresco Europeo (e qui ne so qualcosa) creando le condizioni di una crescita socio economica che altrimenti non sarebbe possibile.
Il benessere storicamente in Europa si e` raggiunto solo cosi`.
Poi,per quanto riguarda la fattibilita` logistica dell`operazione non entro nemmeno nel merito in quanto si stanno sprecando solo mille inutili parole senza avere nessun dato certo su cui basarsi.
L`unico dato certo sta nel fatto che qualcuno sta certamente giocando al rialzo facendo leva sulla figura dell`imprenditore e sulla carta ecologista sui cui ,ripeto non vi e` alcuna certezza ma su cui tutti si accaniscono sulla base del gossip puro e semplice.
Se poi vogliamo parlare di immoralita` nello sbattere in faccia il lusso e l`ostentazione della ricchezza nei confronti dei locali un solo consiglio:
Se le vostre coscenze si ribellano aquesto,statevene tutti a casa che per loro siete tutti Briatore.
Poi pero` le conseguenze le paga questa gente.
Concludo condividendo il pensiero di una persona molto,ma molto, piu` indicata di me a giudicare situazioni simili,credo che lo conosciate tutti.
“È il capitalismo, il modello che bisogna proporre ai paesi che cercano la via del progresso economico e civile? Se sotto il nome di capitalismo si intende un sistema economico che riconosce il ruolo fondamentale e positivo dell’impresa, del mercato, della proprietà privata e della conseguente libertà per i mezzi di produzione, della libera creatività umana nel settore dell’economia, la risposta è certamente positiva. (Giovanni Paolo II nella Centesimus Annus)

Sei troppo bello,mi presti il tuo vestito? ? qui fa freddo te lo riporto a settembre