Kenya Livingston torna a volare

La famiglia Toto rientra nel rapporto aereo, dal quale era uscita quando Carlo Toto aveva ceduto la sua Air One a CAI, che l’ha integrata con la nuova Alitalia (nella quale peraltro lo stesso Toto mantiene una quota del 5,31%).
Ora il 31enne Riccardo, figlio di Carlo, si è formalmente impegnato a far ripartire Livingston, la compagnia sopravvissuta a Viaggi del Ventaglio che l’aveva ceduta a FG Holding di Massimo Ferrero. In ottobre del 2009 l’Enac aveva sospeso la licenza al vettore, ormai privo dei mezzi finanziari necessari per proseguire il servizio.
Il commissario straordinario di Livingston, Daniele Discepolo, ha firmato al ministero dell’Economia l’accordo con Toto che per il rilancio utilizza la sua RT, appositamente costituita, e si impegna per il 2012 ad assumere 106 dei 400 dipendenti in cassa integrazione, per arrivare a quasi 360 entro il 2013. Toto, che ha battuto le offerte presentate da Air Italy e da altri cinque potenziali acquirenti, tra gli asset di Livingston capitalizza anche alcuni importanti diritti di volo esclusivi per il lungo raggio su Cuba e sul Sud America.
Charter di qualità, 20% online
L’intesa stabilisce che Rt – che aveva presentato il 21 ottobre la propria offerta vincolante – non farà fronte ai debiti pregressi del vettore (in deroga all’articolo 2112 del codice civile) e che il passaggio dei dipendenti alla newco non sarà automatico: nelle assunzioni valgono criteri di prelazione in base a mansioni e anzianità del personale in cassa integrazione, mentre Toto rimane libero di assumere dirigenti anche sul mercato.
Investimenti per oltre 27 milioni
Base operativa a Cardano al Campo, resta centrato sul charter di qualità il modello di business – del quale riporta il Sole24Ore – in cui Toto punta a un 20% di distribuzione diretta online, e per il resto conta su trade e tour operator. Il sistema di vendita consentirà di scegliere posto a bordo e pasto, e di abbinare al volo autonoleggio e ricettività, per un servizio tendenzialmente tailor made.
Toto investirà nell’operazione, a quanto risulta, 27 milioni di euro dei quali 10 di risorse proprie, altri 10,5 in finanziamenti e sei milioni in fideiussioni. Definitivamente escluso il prestito ponte di 9,8 milioni di euro con garanzia statale.
La capacità offerta dovrebbe raggiungere 1,9 milioni di posti nel 2016, con una flotta di 11 aeromobili a regime, solo Airbus, tra A330-200 e A 320-200. Obiettivo per il 2012 fatturato di 43 milioni, e nel 2014 bit di oltre 22 milioni.

07.11.2011 lagenziadiviaggi