Kenya Todomondo via ai rimborsi

Fino a maggio sono state quasi 6mila le domande di risarcimento dopo il fallimento della società
Todomondo: via ai rimborsi Dal Governo uno stanziamento do 25 milioni di euro per il Fondo di garanzia

Todomondo torna a far parlare di sè.
Ma questa volta in termini positivi.
Si apre, infatti, uno spiraglio per le migliaia di clienti in attesa dei rimborsi derivanti dal crack Todomondo, risalente ormai a oltre tre anni fa.
Il Governo ha, infatti, sbloccato una cifra pari a 25 milioni di euro destinata ai beneficiari delle polizze dormienti e al Fondo di garanzia per gli acquirenti di pacchetti turistici.
Sarà proprio il Fondo di garanzia, disciplinato dal Codice del turismo, a intervenire in materia di rimborsi in caso di fallimento o insolvenza dell'organizzatore o intermediario dei viaggi. Inoltre, consentirà il rimpatrio dei viaggiatori sempre in caso di fallimenti o in caso di emergenze, eccezion fatta per eventi naturali, di competenza del Ministero degli Affari esteri.
Tornando alla vicenda Todomondo, il documento governativo legato al Fondo di garanzia evidenzia che a maggio di quest'anno sono salite a 5.888 in totale le domande di rimborso legate al fallimento della società. Di queste oltre 4.700 sono state già processate, mentre solo 710 sono state già liquidate, per un importo totale pari a 1,37 milioni di euro.
"I predetti pagamenti - spiega una nota governativa - sono stati resi possibili dalla circostanza che negli anni pregressi le somme introitate per alimentare il fondo erano più che sufficienti a coprire le istanze".
Difficile invece, spiega il documento della Presidenza del Consiglio, prevedere i tempi per gli altri rimborsi.
È stata, intanto, fissata per il primo ottobre del 2012 la prima udienza del processo legato alla vicenda Todomondo.
A giudizio saranno chiamati Alessandro Scotti e Silvano Favarato, entrambi amministratori della società, ai quali è contestato il reato di truffa aggravata.
In queste settimane verranno, inoltre, recapitate le notifiche anche a coloro che hanno sporto querela e che ora potranno costituirsi parte civile e chiedere il risarcimento per i danni subiti.

Fonte: TTG