Kenya Off Topic - Film a Cannes

Cannes si tinge di hard e malinconia con Seidl

CANNES - Quello che succede nell'ultima parte di 'Paradise Love' di Ulrich Seidl, film in concorso al Festival di Cannes, è vero hard, ma neppure ci si fa caso tanto il film è duro e malinconico.
Infatti, queste quattro non più giovani signore austriache che in Kenya portano nella loro stanza un improvvisato giovanissimo stripper di colore e giocano, mezze nude e a turno, con il suo pene, mettendogli fiocchetti e altro, non si era mai visto al cinema.
Eppure a prevalere è la tristezza in un film che mette in scene tante cose: la solitudine, la ricerca dell'amore a tutti i costi e il rapporto tra il mondo ricco e la parte povera del mondo.
Così, non caso, a stridere, negli amplessi consumati a pagamento di queste donne in 'Paradise Love', è non solo la differenza di colore delle pelle e dell'età, ma ancora di più il fatto che si incontrano i corpi pingui di queste europee e quelli magri dei beach boys a pagamento.

L'inizio è fulminante. In un luna park un gruppo di adolescenti con disagi mentali è impegnato in un strillato autoscontro.
Sì perché la protagonista del film di Seidl, Teresa (la coraggiosa Margarete Tiesel), è un'assistente sociale, una donna ordinata, scrupolosa, con tanto di figlia obesa come lei.
Quando va in Kenya non sa neppure quello che l'aspetta.
Saranno le sue amiche esperte del posto a farle capire che tutti quei ragazzi di colore che stazionano davanti ai loro lettini sulla spiaggia, divisi solo da una corda e dalla sorveglianza del residence, non vendono solo collanine.
Ma Teresa è una donna ingenua e vuole affetto, non solo sesso.
E i giovani africani che corteggiano queste signore ci sanno davvero fare a ingannarle.
"Mi piaci molto, non sei vecchia" le dicono. E lei all'inizio ci casca, si innamora. Ma dopo un po' ci fa il callo.
E' un'europea. Ha i soldi e vuol fare solo l'amore proprio come le sue amiche che dicono: "la pelle dei negri sa di noce di cocco, ti viene voglia di mangiarla".
Ulrich Seidl, da sempre regista dai temi forti (basti pensare a 'Canicola', Gran Premio della giuria al Festival di Venezia nel 2001) considera questo 'Paradise Love' solo il primo film di una trilogia che racconta la storia di tre donne della stessa famiglia.

Fonte: ANSA

Alcune foto (Press) del film in questione, che, a parte alcune scene pruriginose, non dice niente di nuovo.
Riflette quello che è parte del turismo sulle coste del Kenya, donne, spesso in la con gli anni che cercano una seconda giovinezza intrallazzando relazioni con i vari beach boys di turno.

beh io ho letto sul corriere che il film piace molto invece...
e ne sta uscendo un altro con lo stesso tema nelle sale cinematografiche tedesche intitolato " die Farben des Ozeans", ovvero i colori dell'oceano

francorosso ha scritto:Alcune foto (Press) del film in questione, che, a parte alcune scene pruriginose, non dice niente di nuovo.
Riflette quello che è parte del turismo sulle coste del Kenya, donne, spesso in la con gli anni che cercano una seconda giovinezza intrallazzando relazioni con i vari beach boys di turno.

Quello che fanno gli uomini in ogni parte del mondo

Ligeia ha scritto:

francorosso ha scritto:Alcune foto (Press) del film in questione, che, a parte alcune scene pruriginose, non dice niente di nuovo.
Riflette quello che è parte del turismo sulle coste del Kenya, donne, spesso in la con gli anni che cercano una seconda giovinezza intrallazzando relazioni con i vari beach boys di turno.

Quello che fanno gli uomini in ogni parte del mondo

Ci avrei scommesso su un commento del genere,anche se con il film in questione non ha niente a che fare.
Nel limite delle mie possibilità vedrò di contattare l'ufficio regia Ulrich Seidl, affinchè provveda a fare la versione contraria, al maschile del film, cosi da pareggiare i conti, per buona pace della carissima Ligeia.

Avevo postato una risposta ma deve essere successo qualcosa perchè non la vedo più quindi mi replico.

Chissà perchè fa più notizia e movie delle anziane ed obese signore che intrecciano relazioni sessuali con ragazzi kenyani piuttosto che panzuti ed imbottiti di viagra anzianotti che se la fanno con minorenni.
Alle donne è chiesto di stare sempre nelle righe e quando escono dal seminato di mamme, mogli devote o vedove inconsolabili vengono messe alla gogna.

Ribadisco che perlomeno queste signore si accompagnano a ragazzi maggiorenni e consenzienti mentre invece la maggior parte dei maschi se la fanno con minorenni vendute dalle famiglie.

Francorosso come mai ti vedo molto sensibile su questo argomento???

Ligeia ha scritto:Avevo postato una risposta ma deve essere successo qualcosa perchè non la vedo più quindi mi replico.
Chissà perchè fa più notizia e movie delle anziane ed obese signore che intrecciano relazioni sessuali con ragazzi kenyani piuttosto che panzuti ed imbottiti anzianotti che se la fanno con minorenni.
Alle donne è chiesto di stare sempre nelle righe e quando escono dal seminato di mamme, mogli devote o vedove inconsolabili vengono messe alla gogna.
Ribadisco che perlomeno queste signore si accompagnano a ragazzi maggiorenni e consenzienti mentre invece la maggior parte dei maschi se la fanno con minorenni vendute dalle famiglie.
Francorosso come mai ti vedo molto sensibile su questo argomento???

Ligeia sei andata in of topic
L'argomento è il film presentato a Cannes,la sceneggiatura tratta e fa la storia di donne
alla ricerca del "Paradise love" come recita il titolo.
Altri commenti vanno rimandati, salvo aprire un nuovo topic sull'argomento, dove poter disquisire in tutta libertà.
In quanto alla tua domanda:
Francorosso come mai ti vedo molto sensibile su questo argomento???
La risposta è semplice, io sono sempre molto sensibile e interessato a tutti gli argomenti riguardanti il Kenya e l'Africa indipendentemente dal tema che trattano.

Non sono affatto OT, comunque ti lascio l'ultima parola altrimenti qui non la si finisce più bye bye.

sono d'accordo con Ligeia, è sempre la solita storia... in più, partendo dal film, penso che tutti, persino noi donne, possiamo esprimere liberamente ogni nostra opinione. O no...?

Non ho visto il film, ma a questo punto m'incuriosisce assai

Anch’io sono d’accordo con L!
L’intenzione del regista, secondo me però, è propria quella di attirare l’attenzione sul fenomeno turismo sessuale femminile, tuttora inferiore a quello maschile ma in netto aumento che si è spostato dai Caraibi all’Africa.
Tema quindi più nuovo.
Maschile o femminile che sia, bisogna domandarsi perché o meglio ancora quando le due parole turismo e sesso si fondono in turismo del sesso?
Quando uno/a paga o è riconoscente in qualche maniera economicamente?
O già al momento dell’atto sessuale tra due partner con dislivello economico, quando esiste o nasce una dipendenza economica?
Si può parlare di turismo sessuale quando si parte per una meta turistica con l’intenzione di fare del sesso?
O anche nel caso in qui si approfitta delle occasioni più facili che a casa?
Chi è la vittima?
Seidl ama l’argomento sesso/prostituzione ha già fatto un film nel 2007 Import/Export dove parla della prostituzione maschile est/ovest.
Ho visto i trailer, sentimenti misti, perché, da un lato sono terribilmente reali le immagini i dialoghi e le scene, dall’altro mi fa schifo pensare ancora al comportamento colonialistico dei bianchi, scegliere un beach boy per un regalo di compleanno e mettergli un fiocco intorno al suo sesso……

"Turismo sessuale femminile.
Il tema è noto a chi frequenta il Kenya e specialmente le sue bianche spiagge. Il risvolto è quello che riguarda in particolar modo i dintorni di Mombasa. Semmai la stranezza è che in questo caso parliamo di un film che approda nientemeno che al prestigioso Festival del Cinema di Cannes. Si tratta di "Paradise Love" del regista austriaco Ulrich Seidl. Non c'è moralismo né compiacimento in questo film, secondo quanto raccontano i critici che lo hanno visto in anteprima nella cittadina francese. Non si parla di prostituzione, ma di incontri di anime che reciprocamente cercano qualcosa: una vita migliore economicamente i ragazzi kenioti e la fuga da una società ostile e dalla emarginazione le signore di una certa età. "Paradise Love" narra infatti della vacanza di una matura donna austriaca nel mondo dorato di un resort per occidentali. Al pari di tante altre donne europee, anche questa grassa signora è in cerca di ristoro per la sua solitudine: instupidita e involgarita dalla corsa al divertimento imposta dalla vita contemporanea, giunge in Kenya in cerca delle attenzioni sessuali dei tanti giovani neri che si guadagnano con quelle che chiamano “sugar mamas”. Col suo tradizionale sguardo impietoso e tagliente, Seidl segue la sua protagonista dall'arrivo nell'hotel ai primi appuntamenti con i "beachboys" che attendono impazienti di attirare l’attenzione delle tante "mzungu" sdraiate al sole sulla spiaggia. La frontalità dell’approccio del regista adotta uno sguardo impassibile e astratto, pari solo alla volgarità delle situazioni, cercando evidentemente l’imbarazzo del pubblico e il senso del grottesco che scaturisce dalla riproposizione fedele e senza veli dell’intimità delle situazioni. Non c'è pudore, ma nemmeno sentimento in questo film. Piuttosto uno sguardo disincantato e perfino freddo. Seidl non esita a fare mostra della “pornografia” sentimentale cui si abbandonano queste donne mature in cerca di sesso, soffermandosi sulle loro nudità grasse e appassite come sulla giovinezza dei corpi neri dei “beachboys”. Il percorso emotivo della protagonista va dalla timidezza iniziale al rifiuto delle attenzioni sessuali offerte esplicitamente, al cedimento alla compagnia che finge sensibilità e attenzione sentimentale, per poi sfociare in richieste di aiuto economico per far fronte a più o meno inventate disgrazie familiari. Il risultato è un film che parla della solitudine e della disperazione illustrando il vuoto d’umanità in cui il nostro mondo versa."
fonte: www.malindikenya.net

ma qualcuno sa quando sarà nelle sale?

il mondo è bello perche' vario ma per quel po' che ho visto io trovo che sia un film estremamente povero di novita' e che alla fine trattando un argomento trito e ritrito per non dire banale(un giusto mix di qualche bel corpo che attira qualche corpo orribile che spesso incuriosisce ancor di piu' e per ultimo la parola solitudine che al giorno d'oggi fa molta presa...e il filmetto è bello che confezionato) non trova di meglio per sollevare l'audiance e far bottega,che soffermarsi su particolari corporei flacidi e corpulenti che tutto sono tranne che un bel vedere ma che come spesso succede innescano nella gente un quid di morbosa curiosita' che aumenta il botteghino!Per me l'africa merita di meglio anche quando si trattano argomenti che stanno diventando una piaga sociale piuttosto che fare da puntello ad un filmetto commerciale dove l'unico spessore è quello del letto!Ieri ho rivisto il meraviglioso film African cats mi ha commosso,emozionato mi ha fatto piangere,mi ha divertito, mi ha fatto sognare....insomma questo per me' è un film che genera emozioni...per paradise love passo!

Marina cogitare prorsus vobis, non potevi esprimere meglio anche il mio pensiero.
Il turismo sessuale sfruttato e anche di piu', femminile o maschile che sia, Africa ,Asia o Giamaica, ma esprimerlo al peggio proprio nel nostro amato Kenya, mi mette una gran tristezza, personalmente non trovo nessuna curiosità nella sua visione.
Domenica mattina, come te, ho rivisto uno spezzone di African Cats, seppur alle scene iniziali, per poco mi commuovevo di nuovo.....

Questa è la nostra Africa.....

L'Africa, il Kenya, l'Italia, tutto il mondo sono fatti di tante cose, belle e brutte. Chiudere gli occhi non basta a cancellarle...

il film lo danno in anteprima martedì 19.6. a Milano all'Anteo

rettifico: al Colosseo

La rivista Vanity Fair di questa settimana, ha intervistato sull'argomento trattato dal film in questione un beach boys che bazzica Malindi.
Il risultato non è molto edificante e purtroppo facendo di tutta l'erba un fascio getta una cattiva luce nei confronti del turismo femminile sulla Costa.

https://2img.net/h/i1259.photobucket.com/albums/ii545/lawvipers/bigbamboovanityfair.jpg

https://2img.net/h/i1259.photobucket.com/albums/ii545/lawvipers/bigbamboovanityfair2.jpg

.

I link sono inattivi ... hanno censurato il BB?????

I link postati da francorosso sono attivi e funzionanti Ligeia

Boh a me ad entrambi i link dice: This image or video has been moved or deleted"

Posto le immagini del link

Accipicchia Jannis anch'io ho tentato di postare il link completo ma mi venivano le pagine a metà, ecco perchè ho postato i link di rimando,
Tu che sei uno specialista non riesci a rimpicciolire, cosicche anche Ligeia riesce a vederli come tutti gli altri.

Per diminuire o aumentare la visualizzazione della pagine sullo schermo usa, tenendo premuto contemporaneamente, Ctrl- e Ctrl+