Kenya La mia favola

Tempo fa,una notte appena tornata dal Kenya mi sono fermata a riflettere e nel bel mezzo della solitudine di quella sera mi sono accorta che forse a nessuno avevo mai raccontato veramente quello che per me aveva significato quel viaggio; o meglio: avevo cercato di farlo , ma forse nessuno lo aveva mai capito.
Qui invece, credo che ci siano tante persone che abbiano provato le mie stesse sensazioni.

Tutto ha inizio a dicembre, quando la nonna avventuriera e giramondo inizia ad organizzare il suo prossimo viaggio di inizio anno; la decisione finale è : Miky, aspetto te con gli esami e ti lascio decidere la destinazione. Tre mesi prima eravamo state in Egitto dove una crociera sul Nilo ed un soggiorno al Cairo avevano avverato il mio sogno di vedere con i miei occhi tutto ciò che io, da appassionata di egittologia, avevo sempre sognato. Un'altro viaggio non era previsto nei miei piani soprattutto a febbraio quando avrei dovuto sostenere tre esami all'università, ma alla fine giunta quasi al termine di gennaio la mia voglia innata di viaggiare ha prevalso sul buon senso scolastico e così, una volta ripromessami che avrei studiato anche in vacanza (come se non lo avessi mai fatto...), partiamo verso la nostra agenzia di viaggi. In macchina arriva la domanda: allora dove andiamo??? Io ci penso un attimo e dico : Kenya! Da li alla prenotazione il passo è stato davvero breve!
Ero felice, ma ricordo che ridevo ancora di più perchè quella volta la nonna non avrebbe dormito con me, ma con la sorella avventuriera quanto lei e sinceramente quella cosa non le stava tanto bene: lasciare la nipotina in camera da sola in balia di mostri e fantasmi: inammissibile!

Partiamo e quello che mi aspetta è l'alba più bella della mia vita su quella vasta distesa rossa ed incontaminata. Ne ho viste tante di albe, ma come quella mai nessuna. Raggiungiamo il nostro villaggio e la giornata seguente prenotiamo tutte le uscite possibili; la prima in assoluto è il mio primo safari.Voi tutti sapete cosa si vede durante un safari, quindi dirvi che ho visto tanti animali e fatto tante foto sembrerebbe un po' scontato. Quello che veramente ho visto però è la liberta che aleggia in quel posto, gli spazi aperti dove mi portavano le storie dei miei libri, quelle distese dove immaginavo mille avventure. Ho guardato dentro gli occhi dorati di un leone ed il mio sguardo si è abbassato mentre il suo restava sempre lo stesso, ho visto un'aquila spiccare il volo ed io guardarla dal basso alzando gli occhi mentre lei nemmeno abbassandoli avrebbe potuto vedere i miei, ho visto un tramonto talmente rosso che nemmeno il più bravo degli scrittori saprebbe rendergli giustizia. Tornata al villaggio con la polvere tra i capelli ho capito che cose così si possono solo provare perche per raccontarle credo che dovrebbero essere inventate parole nuove e mai adoperate.
Poi è venuta la volta della gente...ho voluto passare una giornata tra la gente del posto, vedere i loro villaggi, le scuole dei bambini, le capanne che noi non vorremo nemmeno in giardino, la povertà, la semplicità: ed ho trovato tutto!Ho provato dolore, rabbia, tristezza, gioia e felicità tutte insieme perchè in Africa i sentimenti ti sconvolgono proprio perchè vedi cose che nemmeno puoi immaginare.Sono due i volti che rimarranno indelebili per tutta la mia vita, sono bastati pochi secondi: io per loro poi me ne sono semplicemente andata, sono stata una faccia in più dalla quale si sono lasciati guardare, loro per me invece sono rimasti. Sono stati gli occhi di un bambino piccolo che cercava di correre tanto quanto quelli più grandi per farsi spazio e cercare di prendere qualcosa che avevamo da offrirgli, lui correva e guardava su verso la macchina con altri bimbi, ma i suoi occhi mi hanno portato via l'anima; poi è stata la volta di una ragazza che credo abbia avuto la mia stessa età. Io sono scesa dalla macchina per visitare il suo piccolo villaggio; io, con un vestitino nero, le ballerine luccicose, i capelli in ordine e gli occhiali da sole firmati e lei...con uno straccio addosso e nulla ai piedi. Ci siamo guardate e abbiamo fatto un sorriso come possono fare due coetanee quando si beccano in giro, ma io e lei non avevamo nulla in comune, nemmeno sapevamo una il nome dell' altra. La cosa che mi ha stupito però è stata la differenza di come sono stata trattata da lei. Durante viaggi precedenti ho visitato altri posti dove la povertà impone le sue regole ed imperversa e da parte di ogni ragazza che avvicinavo ho sempre ricevuto sguardi ostili e rabbiosi perchè io avevo cose che loro non avrebbero mai potuto avere; lei invece mi ha guardato e mi ha preso per la mano, non c'era invidia nei suoi occhi, ne rabbia o tristezza; ero semplicemente una ragazza come lei alla quale fare vedere dove vive così come io avrei fatto con lei se solo avesse potuto visitare la mia casa.
L'Africa è diversa e se apri un pochino il tuo cuore lei ti entra dentro; non fa sconti perchè quando te ne vai ti mancherà per sempre.
La mia vacanza si è conclusa dopo otto giorni e nonostante io sia ha detta di tutti ed anche da me, una delle persone più fredde e glaciali di questo mondo credo che in Africa abbia trovato anche l'amore,non quello per una persona locale,ma quello per una persona che come voi poteva capire e amare quello che amo anche io, ma l'ho lasciato laggiù con la promessa di rivederci un giorno magari nello stesso posto, in quell'Africa che si è tenuta più di quello che io pensavo fossi disposta a darle.

La cara Kuki aveva ragione quando scrisse: in Africa il tempo scorre più lento ed i ricordi durano più a lungo.

bellissimo il tuo racconto, grazie

mi e' sceso anche qualche lacrima.

complimenti hai descritto emozioni che altri (io specialmente)non sanno descrivere e la frase più bella è che con qualcuno l'Africa si porta via più di quello che tu sia disposto a darle.

Ciao............ in pochi giorni di permanenza ti sei fatta rapire ed hai scoperto emozioni uniche , grazie anche alla nonna avventuriera

Sei cosi' giovane che avrai tutto il tempo x approfondire



Max

Complimenti x il tuo bellissimo racconto!!! L' Africa e' Unica e Magica!!!

Bellissime emozioni e ricordi... l'Africa rapisce il cuore veramente!

grazie a tutti, anche solo perla pazienza di aver letto tutto quanto e perchè so che qui mi capite davvero

Mi sono innamorata del Kenya prima di partire tanti anni fa quando ancora non esisteva questo forum ed io, come tante persone, cercavo in rete notizie ed informazioni e sono capitata sul sito web di un "certo Ugo" che aveva abbandonato Roma per andare a vivere a Watamu. Il suo sito mi ha catturata e quando sono arrivata sulla lettera che suo figlio in vacanza a Watamu ha scritto agli amici ho capito che il Kenya era la mia meta definitiva. Quando sono tornata ed ho riletto questa lettera le sue parole erano le mie.
Te le riporto

Questa è una lettera scritta da mio figlio Marco mentre si trovava in vacanza a Watamu
nel Febbraio del 2002 e indirizzata ai suoi amici in Italia.
L'ho ritenuta talmente bella e piena di significati
che ho deciso di pubblicarla



Watamu, 7.2.2002

Odori, rumori, colori, tutto è come l'avevo lasciato.
Torno qui sempre con la paura di trovare qualcosa di cambiato, invece l'unica cosa che cambia siamo noi.
Tomo qui come se ritornassi a Casa dopo tanto tempo, la sento come una liberazione, e forse il mal d'Africa è proprio questo, un desiderio di ritorno in questo Paese, un ritorno alle origini. Dopotutto si dice che il mondo sia iniziato qui, che la vita sia iniziata da queste parti, che l'Eden, se mai è esistito, si sarebbe trovato a questo punto della terra.

Ecco cos'è questo male; l'attesa che inizia dopo la partenza, e non ti lascia fino a che non la sazi rientrando a Casa.

Caldo. Opprimente. Respiri solo un refolo di vento, che decide di consentirti di farlo. Dimentichi i vestiti pesanti, e capisci perché una volta ci si copriva solo della propria pelle.

La Notte. Avvolgente. Non vedi al di là del tuo naso, ma non ne hai bisogno, Sei guidato dai suoni dell'oscurità, ed il non vedere ti aiuta a pensare....

Emozioni. Fortissime. Puoi raccontare qualcosa di particolare anche solo dopo una passeggiata di mezz'ora. Pensi a quando lo dirai ai tuoi amici, ma subito dopo ti accorgi che non capirebbero.

Emozioni che vorrei trasmettere a voi, che da qualche tempo siete parte integrante della mia vita. Ma si può trasmettere un’emozione? Non scherziamo, potrei parlare per ore ed incuriosirvi, forse coinvolgervi, ma non farvi capire.

Semplicemente vorrei che voi foste qui a condividere con me ciò che non riesco a comunicarvi con le parole.

Voi mi date affetto a modo vostro, il mio modo sarebbe questo: dividere queste sensazioni con voi, farvi partecipi della mia felicità.

Forse, un giorno o l'altro, ci riusciremo a vivere queste stesse suggestioni, per adesso mi accontento di sapere che voi ci siete, in ogni caso……..

Vi voglio bene
Marco

Copyright - Kenyacolors 2002

Molto bella, in soldoni: provare per credere!

Tanti quando ritorni in patria ti chiedono : Ma del mondo ai visto solo il Kenya o quasi , come possibbile che ne parli cosi , non sara mica l'unico paese bello al mondo !
.............come si può descrivere cose il mal d'Africa .....non si può e nn si puo curare se non vivere l'Africa .

Belle parole dette dal figlio , sono appena tornato da 3 giorni di vacanza dalle terme di toplice in Slovenja , e se non fossi stato a watamu almeno una volta non riuscirei a conprendere . complimenti al figlio Lgelia

Ciao Menegazzo ma non è mio figlio ad aver scritto quella lettera, anche perchè io non ho figli
Quella lettera la ha scritta il figlio di Ugo un uomo che con la sua compagna hanno lasciato Roma per vivere in Kenya. Trovi a sua storia sul sito kenyacolors.com. Ugo organizza safari molto speciali per poche persone in campi tendati non fissi e scatta delle foto davvero belle ... facci un giro su quel sito

Credo che quando chiudero' gli occhi per addormentarmi questa notte mi ricordero, delle tue bellissime sensazioni che noi tutti abbiamo provato e teniamo strette nel cuore aspettando il prossimo viaggio. L' africa il kenya soprattutto ti rapisce l'anima ti ricatta cosi' xke' in questo modo devi ritornarci. Ciao miki scrivi ancora ancora cose meravigliose

Ligeia ha scritto:Ciao Menegazzo ma non è mio figlio ad aver scritto quella lettera, anche perchè io non ho figli
Quella lettera la ha scritta il figlio di Ugo un uomo che con la sua compagna hanno lasciato Roma per vivere in Kenya. Trovi a sua storia sul sito kenyacolors.com. Ugo organizza safari molto speciali per poche persone in campi tendati non fissi e scatta delle foto davvero belle ... facci un giro su quel sito

Ciao Ligeia
il sito esiste ancora ma Ugo e famiglia, da alcuni anni, sono rientrati in Italia
belle sempre le sue foto da rivedere quando ti assale la nostalgia del Kenya