Kenya - racconto di viaggio

Jambo, eccomi di ritorno da un viaggio ricco di emozioni.
Questo primo viaggio nella terra dell'Africa nera ci ha affascinato.
Partenza da Milano il 3 settembre sera, 7 ore di viaggio ed eccoci arrivati...atterraggio a Mombasa!
1 ora di differenza dall'Italia, sistemiamo subito il nostro orologio.
Il viaggio aereo è stato notturno e per me è sempre difficile dormire ma l'adrenalina prevale sulla stanchezza.
Da subito rimango impressionata dalla povertà che mi circonda e non riesco a non pensare a quanto sono fortunata.
Le case che sto osservando sono fatte di fango, di terra, pochissime in muratura...tante baracche mi circondano ed è impressionante vedere che al posto delle putrelle per le nuove costruzioni utilizzano i rami degli alberi...
la guida è a sinistra e tutti viaggiano a grande velocità nonostante in strada ci siano caprette, mucche, persone che trainano carri, motociclette, matatu (pulmini locali) e tuc tuc (le nostre ape piaggio).
Ogni persona dalla strada ci osserva al nostro passaggio e sembra parlarci con gli occhi...circa due ore di pulmino ed eccoci arrivati al resort, Sun Palm a Watamu.
Ci accolgono subito con grande entusiasmo e con la canzone che ci accompagnerà per tutta la durata del nostro viaggio...Jambo, jambo guana...Kenya edu, hacuna matata...
Siamo alla consegna delle camere, spero tanto di avere la camera sotto il numero 46 visti i vari commenti sul resort e consigli da chi ci è stato e con grande fortuna abbiamo la 38C...la camera è bellissima, ad angolo con doppia finestra, quasi sulla spiaggia, siamo gli unici ad alloggiare in questo corpo separato per un problema di over booking (questo dettaglio lo scopriamo l'ultimo giorno)...incredibile quanto siamo stati fortunati ad avere questa sistemazione (un grazie alla nostra agenzia prenotata via internet che ci fa sempre belle sorprese).
La spiaggia e il mare di Watamu di fronte al Sun Palm sono bellissimi, il paesaggio incantevole...purtroppo i beach boys non ti danno possibilità di goderti appieno il luogo ma il posto profuma di magico.
Non ci resta che organizzare la nostra settimana.
Ore 17:30 ci vengono a prendere fuori dal cancello, abbiamo deciso di affidarci ad Ombretta Kivuli e abbiamo fissato appuntamento con lei direttamente dall'Italia.
Carinissimamente ci consegna una scheda telefonica locale sulla quale facciamo una ricarica di 5 euro, ci basteranno per tutta la settimana chiamando ogni giorno in Italia.
Costo al minuto 40 centesimi contro i 6 euro della scheda italiana.
Valutiamo con suo marito le escursioni e il safari, evvai si prenota.
Consiglio vivamente di prenotare in loco e noi con loro ci siamo trovati benissimo.
Ecco il nostro programma:
safari blu alle Mangrovie
3 giorni di Masai Mara con volo interno
una mattinata a Gedi organizzata da noi e un pomeriggio a Malindi
La settimana è piena e non vediamo l'ora di incominciare...
In attesa del nostro safari blu decidiamo di visitare Watamu, passeggiamo sulla spiaggia fino al villaggio, i beach boys ci seguono...vedere al posto del pavimento la terra, i bambini pieni di mosche e a piedi nudi, le case con tetto in paglia e con un unico focolare al centro per riscaldarsi e cucinare lascia senza parole.
Visitiamo le varie botteghe, incredibile come riescano a fare dalle gomme delle macchine delle scarpe che durano nel tempo...
Tra le principale attività dell'artigianato locale ci sono lavorazioni in legno, in cuoio, in gomma e parei, batik...al centro del paese una gelateria italiana...a quanto pare molto apprezzata e di fronte un buon cappuccino (provato una mattina)...col passare del tempo scopriamo che i residenti italiani tra Watamu e Malindi sono 5000.
Decidiamo di fare un'opera di bene quando un bambino ci chiede da mangiare comprando riso al market Mama Lucy's ma è incredibile quanto nel dare a uno arrivino tutti...ed è difficile se non impossibile accontentare tutti e ci dispiace farli rimanere male e vederli litigare tra loro ma la situazione è difficile.
Ora di cena, il mangiare a Sun Palm è vario e discreto, non ci si puo' lamentare, si spazia da antipasti, due tipi di pasta, riso, zuppe, pesce, carne, dolci e frutta...la frutta e la verdura sono lavati con un prodotto tipo la nostra amuchina, si puo' tranquillamente mangiare tutto.
In partenza per safari blu, il colore del mare è bellissimo e quanti pesci...
non ci sono altre barche se non la nostra.
Ci ritroviamo con amici che hanno prenotato con altre agenzie e con beach boys, siamo tutti insieme e tutti contenti del nostro organizzatore.
Durante la giornata abbiamo modo di provare il giro in canoa (un tronco d'albero tagliato in due), mangiare riso di cocco, aragosta, gamberetti e comprare artigianato locale (impossibile evitare le compere ovunque si vada).
Siamo molto felici della giornata.
Ora ci attende il nostro sogno, il Mara.
Partenza da Malindi, aereo ad eliche a 19 posti con piloti a vista...no toilet for 2 hours...si parla inglese.
L'aereo è pieno!
Atterrare in savana è indescrivibile, l'atterraggio è su pista battuta...su terra per intenderci e a seconda del campo tendato/lodge prenotato ci sono diverse fermate...noi giustamente siamo all'ultima per cui proviamo l'emozione di tre arrivi e tre partenze.
I nostri Masai piloti ci attendono, anche qui abbiamo un'organizzazione perfetta e grande fortuna nel ritrovarci con una jeep completamente aperta.
Con me e mio marito due altre persone italiane, fantastiche, la loro prenotazione con un bb del Jacaranda.
Si parte per il safari...abbiamo visto tutto, proprio tutto, le emozioni indescrivibili!
A parte il rinoceronte che è ormai quasi estinto nel Mara non ci siamo fatti mancare nulla, abbiamo potuto osservare anche un leopardo.
Il campo tendato Olumara, inaugurato da due anni e consigliato da Ombretta è fantastico, la tenda è grandissima e bellissima (solo 11 tende nella struttura).
Di fronte a noi un fiume, alberi e scimmie...io desidero vedere le scimmie da vicino da quando sono piccola e non potete capire la mia felicità.
Siamo i soli italiani, il campo non è affollato e si sta proprio bene, la gentilezza regna sovrana e qui nessuno per tre giorni ci chiede niente, nessuna mancia, nessun mercatino...seppur la visita in un villaggio masai ci lascia impressionati per il loro stile di vita.
Viene spontaneo cercare di aiutare, molto di più che sulla costa dove è un continuo chiedere soldi.
Rimaniamo affascinati da tutto ciò che ci circonda, proviamo l'ebrezza di impantanarci nel fango (è piovuto per due sere, indescrivibile la pioggia e la grandine in savana) ma i nostri Masai sono dei grandi, secondo noi le migliori guide che si possano trovare.
In ogni occasione o sono i primi a trovare gli animali o se arrivano in ritardo non perdono occasione di avvicinarsi quanto più possibile all'animale a differenza delle altre jeep che rimangono a distanza...loro sono nati e vivono nel Masai per cui capiscono perfettamente ogni mossa dell'animale...per noi tutto ciò è fantastico!
Per un giorno e mezzo siamo in 4 sulla jeep poi le nostre amiche ci salutano perchè sono in partenza e rimaniamo io e mio marito soli per un altro giorno e mezzo.
Il pranzo rigorosamente al sacco, non vogliamo perderci neanche un minuto anche se con la prima mezza giornata avevamo già visto, grazie alle nostre fantastiche guide, quasi tutto.
E' settembre e desideriamo tanto vedere il crossing sul Mara river ma è difficile, a quanto pare c'è gente che aspetta da tre ore, gli gnu sono in fila indiana ma non se la sentono di attraversare...è impressionante vedere quanti gnu morti ci sono nel fiume per tentativi precedenti.
Arriviamo sul luogo e con grande nostro stupore dopo 5 minuti il tutto inizia, impressionante vederli nuotare e cercare di raggiungere l'altra sponda del fiume, insieme a loro delle zebre...
Prego che nessuno muoia e che i coccodrilli e gli ippopotami rimangano a distanza...non posso non dire quanto siamo stati fortunati nel vedere questo evento e nessun animale morire...troppa la felicità.
Si ritorna a Watamu, ora ci manca Gedi e Malindi...
a Gedi oltre alle rovine desidero tanto vedere da vicino le scimmie...a quanto pare in Kenya le mangiano per cui potete capire bene la loro diffidenza...a Gedi però, è risaputo, si avvicinano molto di più!
Portiamo le banane prese dal resort a colazione e ne compriamo altre per 20 scellini, le tagliamo in tre e incredibile quanto le rubino e sbuccino in fretta, sono affamate, è bellissimo averle tutte intorno.
Le rovine sono molto belle e la nostra guida Rebecca molto brava...mi regala dei semi di fiore profumatissimi da piantare in Italia, sono felice!
Il pomeriggio a Malindi decidiamo di non scendere dalla macchina e di visitare l'intera città con tutti i suoi quartieri rimanendo seduti...è il nostro ultimo giorno e non ce la facciamo fisicamente all'idea di essere assaliti da tutti per comprare...abbiamo già dato anche se a potere ci sarebbe sempre bisogno.
Visiatiamo la fabbrica del legno, interessante vedere la lavorazioni e quanti oggetti riescano a fare e vediamo la città tra la sua povertà e la sua ricchezza (quartiere turistico).
Si è giunti alla fine, mi rendo conto di essermi dilungata e avrei ancora tanto da dire ma non vorrei stancarvi e/o farvi perdere l'emozione di scoprire questa terra.
Il rientro è stato duro, aereo alle 10:30, sveglia alle 4:30!
Ho odiato vedere la corruzione all'aereoporto e la continua richiesta di soldi, c'è stato, per alcuni, da discutere ma nell'insieme non posso non dire che è stato un viaggio bellissimo e indimenticabile.
Grazie ancora a tutti per i consigli, grazie a Ombretta Kivuli, a suo marito e ai loro dipendenti per la perfetta organizzazione e la gentilezza, grazie al portale che mi ha permesso di fare amici ancor prima di partire e di approfondire la conoscenza già all'arrivo, grazie al Kenya per averci accolti e ospitati...
PS per Yuri: sono i miei che ti hanno contattato, non sapevano che avevo restituito la tessera a Kivuli prima di partire, sorry!
NB: per un'esperienza negativa di una ragazza del villaggio che è stata molto buona con loro ma ha preso una fregatura mi sento di dire diffidate di Mosè e Tretette come bb mentre amici hanno parlato e si sono trovati molto bene con Picasso, Napolitano che si trovano davanti al Jacaranda e Luigi Kassim.
NB1: a livello di costi prenotare con uno o con l'altro non cambia molto ma posso dirvi che con Kivuli ci siamo trovati benissimo, abbiamo avuto le migliori sistemazioni, la massima puntualità e con loro c'è garanzia di assicurazioni...se approfondite tema bb saprete che con loro non è proprio la stessa cosa...
NB2: diffidate dei bb di cui non avete mai sentito parlare, alcuni sono poco seri si fanno dare acconti e scappano, informatevi bene! E' anche giusto dire che molti sono gentili anche se insistenti...se glielo permetterete vi resteranno a fianco in ogni vostra esperienza (se vi affidate o comprate a uno, in teoria c'è un passaparola e gli altri vi lasciano tranquilli altrimenti , se optate per una vacanza in spiaggia, non avrete tregua...).
NB3: per buona informazione e buona trattativa sappiate che con 300 scellini (circa 3 euro) un kenyota mangia per 2-3 giorni...
NB4. se potete lasciate ai kenyoti tutto ciò che portate, ciabatte, scarpe, magliette, medicine...non hanno niente e se si puo' aiutare non puo' far che bene! Meglio però lasciare tutto alle donne e non ai bb.

Jambo a tutti!

Scandito e appassionato il tuo racconto Federica, traspira della tua emotività. Sono contento che tutto sia andato bene e della fortuna che hai avuto nel poter assistere l'attraversamento al Mara!
A quando la prossima???????

Speriamo presto!
Siamo stati veramente fortunati, viaggio unico.
Jambo!

sei stata veramente fortunata a vedere il passaggio del mara.....e non avevo dubbi x Kivuli.....grazie x il racconto, mi sembrava di essere lì

Grazie a te Giulia.
Il passaggio del Mara, incredibile, ancora non ci credo!
Con Kivuli ci siamo trovati molto bene, organizzazione perfetta, puntualità e un servizio aggiuntivo molto apprezzato, vedi scheda telefonica al nostro arrivo (non so se tutti la prevedono, io credo di no).
Ho visto molti prenotare con altri e poi avere di continuo rimandate le escursioni così da non riuscirsi bene a pianificare, con questo non voglio criticare, alla fine sono stati molto contenti anche loro delle escursioni ma la nostra organizzazione del primo giorno è stata rispettata alla perfezione senza nessun cambio di programma e per chi ha solo una settimana, come noi, è un gran vantaggio.
Inoltre ha fatto piacere ricevere telefonate e sms da Kivuli per sapere se stava andando tutto bene...li abbiamo sentiti vicini pur non avendoli in escursione con noi!
Jambo

grazie federica del tuo racconto di viaggio.
Wau, che fortuna che hai avuto di vedere la traversata delle gnu. Io dico sempre, chi si merita certe cose nella vita, lo prende, in questo tuo caso hai visto. Si deve sempre viaggiare nel positivo, e cosi si viene premiati.
ciao annemie

Hai ragione, la positività è la carta vincente e si, siamo stati veramente fortunati, da non credere!
Jambo!

Federica bel racconto , complimenti !
Senti , una mia piccola curiosita'...alle rovine di Gede .. la guida , oltre alla spesa del biglietto d'ingresso , ti ha chiesto qualcosa in piu' per lei ?

Ciao Patri e grazie.
Abbiamo pagato 500 scellini a testa (c.a. 5 euro) per l'ingresso alle rovine e 300 scellini (circa 3 euro) per la guida per due.
La nostra guida, Rebecca, parlava bene italiano ed è stata molto gentile e carina (se si desidera fare la visita con lei la si puo' contattare su fb, sarà contentissima, studia italiano e adora l'Italia, si chiama Rebecca Mativo, spero di poterlo scrivere senza problemi).
Se non ho capito male, dalle varie discussioni con amici, il costo della guida varia in base anche a quante persone si è a fare la visita guidata quindi il costo potrebbe essere inferiore ma il tema sarebbe da approfondire per maggiori certezze.
Jambo!
In aggiunta come info se a Gedi si va in matatu (pulmino) il costo del viaggio è irrisorio, se non ricordo male da Watamu circa 160 scellini (1,60 euro), con autista dal resort 1500 scellini (15 euro). L'autista però ti porta, ti aspetta e ti riporta.
Il rischio del matatu è la velocità con cui guidano e i continui sorpassi...potrebbe inoltre essere affollato!
Il matatu a Watamu con direzione Gedi si prende dove c'è il distributore di benzina, sull'angolo.
Gedi da Watamu non è molto distante.
Giusto per dire tutto.

L'ingresso alle rovine anche io l'ho' pagato 500 scellini a testa , quel che non mi tornava e' che la guida in separata sede mi abbia chiesto altri 600 scellini e la cosa mi sembrava abbastanza strana !
La guida era un uomo , del quale non mi ricordo il nome e si e' "offerto" volontario dopo che eravamo entrati , non e' che l'ho' richiesta!
Comunque devo dire che senza guida non ci capisci niente , ci vuole !
era solo una mia curiosita' .. ma credo d'aver capito che chiedono una cifra' loro , a suo piacere !
Grazie ancora

Noi abbiamo richiesto la guida e se non ricordo male all'ingresso ci sono esposti i prezzi...ma forse non di tutto!
Se ti puo' consolare a.i. ho pagato 500 scellini per il tuc tuc per andare e tornare dal resort a Watamu pur sapendo che il suo costo sarebbe stato di 200 scellini, che cosa dire a riguardo, ci provano sempre e all'inizio magari li accontenti anche ma alla fine non reggi più.
Ciao!

il matato, Watamu Malindi 50 scellini, x Ghede la metà

Federica...500 scellini dal sun pulm a Watamu e' una ladrata vera e propria !!! ma anche 200!!
Io per andare in centro a Watamu pagavo di giorno 50 scellini e di notte 100 , dal Twiga House , che e' a 200 metri dal Sun Pulm,ma piu' verso il Jacaranda,non verso il centro!!!!!!

Alla guida io alla fine ho dato 500 scellini...ma mi puzzava la cosa , perche' secondo me e' tutto compreso nel prezzo del biglietto d'ingresso. Comunque vabe'..ci puo' stare !

No la guida è a parte, di questo ne sono quasi sicura.
Bene, vedi che anch'io ho preso delle fregature?
Turisti che state per partire, state attenti!
Questo forum vi sarà di grande aiuto...
Per chi va a Gedi prossimamente, gentilmente potreste fare una foto al listino prezzi che si trova al primo ingresso da pubblicare?
Grazie! Jambo!

no, il biglietto è una cosa e la guida è un'altre, sono cose separate, da sempre

Ah ok , ho capito.
E' che io sono gia' malfidato di mio.... poi questo me l'ha' chiesti da una parte con voce bassa...mi son chiesto se erano dovuti o meno !
Sai come' .. a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina Stavolta no a quanto pare!

Io ho visto la stessa scena all'aereoporto prima di partire.
Chiedevano soldi di sottobanco e a bassa voce per non aprire le valigie se queste risultavano da controllare...dicevano mangia mangia...che schifezza, permettetemi il termine...a quanto pare uno puo' portare a casa di tutto e di più...valutate voi il pericolo!

Quando scrissi a gennaio che non sarei più andata a Watamu per le festività natalizie e di fine anno molti mi hanno criticata. Ma proprio per qusti motivi non andrò pià nei periodi clou. Perchè ci sono i turisti settimanali che non si informano prima, come fanno molti qui prima di partire, e danno 20,00 €urro a chi li porta a fare il giro sul reef e che danno, appunto 500 scellini per un tuc tuc e tante altre paraculate simili.

L'informazione prima di tutto.
Un tuc tuc costa 50 scellini fino a Timboni sia se si parte da Sun Palm che da Blu bay.
100 scellini li do se mi deve venire a riprendere ma i restanti 50 si danno quando è venuto realmente a riprenderti.

Per quanto riguarda la richiesta di soldi alla dogana all'arrivo/partenza a Mombasa ho sperimentato questa strategia. Quando mi guardano con fare ammiccante e mi fanno capire di volere soldi per non aprire la valigia io gli dico che gliela apro subito perchè non ho nulla da nascondere e prontamente posizione la valigia per l'aperture ... vi assicuro che mi fanno cenno di andare oltre; altri, tanto per tenere il punto, fanno finta di guardare dentro ma poi si arrendono.

Un attimo, non diamo conclusioni affrettate, sono sul forum da giugno e sono partita a settembre per cui prima di partire ho letto e chiesto molto, possono testimoniare tutti quelli che ho ampiamente stressato.
Purtroppo non ho la fortuna di andare in Kenya in altri periodi dell'anno e per me è già stato un regalo poterci andare a settembre e al posto di agosto.
Questo per dire che o mi evito questi viaggi e mi perdo una conoscenza comunque piacevole di un luogo nuovo e un accrescimento personale (pur non piacendomi i periodi clu ma a chi piacciono?) o "mi accontento" (si fa per dire, non ho la fortuna di permettermi viaggi di questo tipo sempre, è stato un vero e proprio regalo quest'anno) e opto per un periodo più affollato.
Per correttezza è giusto che io dica che mi ero informata sul tuc tuc e a me avevano comunicato 200 scellini per andata, aspettarti e tornare da Sun Palm a Watamu Casinò a Sun Palm, avrò avuto una comunicazione sbagliata!
Quando me ne ha chiesti 500 ho giustamente avuto da dire ma essendo appena arrivata, essendo di natura buona ed essendo stata colpita dalla povertà che mi circondava ho lasciato perdere facendogli capire che gli stavo facendo un regalo ma che però non gliel' avrei fatto una seconda volta...buona si, fessa no.
Gli ultimi giorni stremata dal continuo chiedere di tutti ho cambiato un po' opinione sul dare anche se non si puo' non dire che la condizione di vita in Kenya è difficile.
Personalmente mi rimane da capire meglio la politica e l'economia del Kenya, è un punto di domanda che ho dal ritorno.
Com' è possibile che abbiano un sacco di materie prime e non le sappiano sfruttare? Chi è che frena la loro conoscenza? Ad esempio possibile che abbiano un sacco di mucche e capre e i kenyoti non conoscano il formaggio e non hanno gran che da mangiare? E si che la costa è turistica e ci sono un sacco di residenti stranieri che possono anch'essi aiutare nell'informazione.
E inoltre, visto il loro tenore di vita e i loro prezzi com'è possibile che tutte le escursioni costino così tanto? Quante tasse si pagano?
Scusate lo sfogo...
Jambo!

Per una degna risposta qui ci vorrebbe Francorosso....

Nooooooo, Patri, no................

Federica il mio post non era riferito a te; una cosa del genere la ho scritta al mio ritorno a metà gennaio 2010 in un tread intitolato "Perchè non andrò più a Natale a Watamu"

La costa del Kenya è un discorso a se come New York per l'America: la grande mela non rispecchia assolutamente la realtà americana come la costa non rappresenta il Kenya.

Certo ci sono molte persone povere che necessitano di tutto ma ci sono anche tanti che ormai sono schiavi di certe esigenze. portate da noi, che li rendono postulanti nati e spesso grandi paraculi.

In molte case di Watamu trovi all'interno il televisore al plasma ed il videoregistratore per vedere le soapopera indiane; la ricerca del cellulare all'ultimo grido (un giorno mi sono permessa di lascaire il mio motorola razo e mi hanno guardata schifati). Ecco tutto questo fa degli abitanti della costa una popolazione a parte ed io per questo sono dell'idea di non alimentare affatto questi paraculismi con un po' di polso ferno.

Scusami se hai pensato che il mio scritto fosse indirizzato a te

No problem!

Ciao Fede!
Non è che il Kenya sia ricco, ne di materie prime ne di minerali vari. Dal punto di vista industriale, i settori più importanti è l'agroalimentare e l'industria di trasformazione (caffè, te orticultura), florovivaismo, una grossa raffineria che copre le esigenze energetiche, qualche fabbrica di assemblaggio di autoveicoli e tante piccole imprese del terziario, oltre che l'industria del turismo. Ultimamente sono stati scoperte dei giacimenti di idrocarburi che possono coprire il 20-25% del fabbisogno nazionale. Non è che ci sia un granché da sfruttare, quel poco che si trova, abbinato al neocolonialismo.... e ci siamo arrivati!
Purtroppo il clima non aiuta per far formaggio. Loro pascolano le mandrie all'aperto distanti da villaggi, non fanno quasi mai ritorno e non esistono stalle. Il latte con questo caldo dura poco. Solo in alcune aree fanno allevamento per la produzione di latte.
Se quadrate bene, le mandrie che pascolano in giro, sono quasi tutti tori, l'allevamento e solo per la produzione di carne.
I costi per le escursioni sono alti? Certo che si, ma una Jeep costa da 70 a 90 euro al giorno, i lodge o campi tendati....... fatte un giro in internet, prezzi ne troverete tanti. Se a questo aggiungete le tasse per l'entrata ai parchi, 40/60$ a testa più quelle del veicolo, capirete perché i safari sono costosi!
Le tasse???? Guardiamo l'Italia......... figuriamoci il Kenya!

Ma poi...quanto cavolo costa la benzina??? cioe' considerando il posto..costa un esagerazione !!!