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Kenya - Associazioni, iniziative benefiche e Onlus

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jannis
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Kenya - Associazioni, iniziative benefiche e Onlus Empty Kenya - Associazioni, iniziative benefiche e Onlus

Sab 29 Gen 2011, 13:55
Solo chi vive o frequenta assiduamente Malindi sa quante iniziative sociali e attività a scopo benefico gli italiani hanno organizzato e continuano a portare avanti quotidianamente sulla costa keniota.
Già, perché quasi sempre chi fa del bene non ama farsi pubblicità, lo fa e basta.
Non chiede in cambio nulla, se non il sorriso di un bambino o la ritrovata salute di un vecchio. Orfanotrofi, pozzi che portano acqua a villaggi disagiati, scuole, dispensari medici e interi reparti d'ospedale, progetti di autosostegno e sostentamento, iniziative e campagne informative contro malaria, Aids e malattie infantili, cure per il sollievo dei malati terminali, agricoltura sostenibile e corsi di formazione.
Sono cose di cui in Italia non si parla, ma che caratterizzano tante persone che amano il Kenya e non amano chiudere gli occhi o tenere le mani in tasca.

Comitato Gaia Italy Onlus
Il Comitato Gaia Italy Onlus è stato fondato da Adriano e Giovanna Ghirardello, una coppia che da anni frequenta Malindi, dove ha una casa e si stabilisce alcuni mesi ogni anno. La Onlus opera in Kenya dal 2004 con progetti finalizzati al benessere dei bambini orfani e delle famiglie povere delle comunità rurali.
Fino ad oggi ha realizzato una nursery per 100 bambini in età prescolare nel distretto di Magarini, nell'entroterra di Mambrui. Ha costruito pozzi per l'acqua, aiutato bambini disabili, distribuito generi di conforto di ogni tipo e cibo per interi villaggi. Il 18 agosto 2008 è stata inaugurata la Pumwani Children's Home, un orfanotrofio situato a venti chilometri da Malindi che ospiterà quaranta bambini senza genitori.
Questi progetti non sono semplici "donazioni", ma sono sempre finalizzati alla creazione delle condizioni di completa autosufficienza per la futura gestione dell'orfanotrofio e al miglioramento degli standard di vita per gli abitanti dei villaggi limitrofi. Così sono sorti, accanto ai progetti sopra citati, campi di ortaggi e verdure, piantagioni di alberi da frutto, ananas papaie e banane, oltre all'indispensabile mais. Ma è stato fatto di più: in due ettari di terreno acquistati dalla Onlus e messi a disposizione della comunità, sono stati piantati alberi di Casuarina e Blue Gum, i cui fusti servono per la struttura portante dei tetti delle case. Inoltre la vendita, a partire dal terzo anno di coltivazione, costituirà un'entrata sicura per la gestione della Pumwani Children's Home.
Altri due progetti degni di nota si riferiscono alla piantagione di erbe medicinali e piante curative, come l'aloe. Oltre a piantarle, il Comitato Gaia ha provveduto a insegnare ai locali il loro utilizzo.
Importantissimo, in prospettiva, il progetto pilota delle "Jatropha Curcas", piante che in pochi anni potranno fornire combustibile alternativo e poco tossico per l'illuminazione di molti villaggi senza luce. Nell'attesa della Jatropha, i terreni sono stati coltivati secondo il metodo dell'intercropping, ovvero ogni filare di alberi uno di ortaggi e uno di girasoli, da cui si ricaverà anche l'olio da cucina.
La splendida e coinvolgente attività dei Ghirardello, che ormai hanno coinvolto moltissimi amici e simpatizzanti, tra donazioni e adozioni a distanza degli orfani (oltre cinquanta), non si ferma qui ma è una vera e propria educazione a ricevere un aiuto intelligente e trasformarlo in una rendita che possa realmente cambiare poco a poco le condizioni di vita di questa gente. Così sono state acquistate, ad esempio, macchine manuali per la produzione di mattoni, ricavati dalla terra rossa africana, con un minimo utilizzo di cemento. "Con una macchina del genere, gli adulti dei villaggi possono imparare le tecniche di produzione in fretta, i costi sono notevolmente ridotti e piano piano ognuno potrà sostituire la sua capanna di fango con una casa in muratura" spiega Adriano Ghirardello.
Intanto i nuovi sforzi della Onlus sono già diretti al restauro, in collaborazione con il Governo, della scuola di Pumwani, ma dallo scorso marzo è stata registrata presso il Dipartimento dei Servizi Sociali la Pumwani Home Centre, associazione composta da dieci membri che si riunisce periodicamente per analizzare lo sviluppo dei progetti in essere e per aggiornare in seguito gli abitanti dei villaggi interessati alle attività promosse e finanziate dal Comitato Gaia Onlus.

Karibuni Onlus
La onlus Karibuni nasce nel 2004 per volere di un gruppo di amici di Como che, arrivati in Kenya in vacanza, si sono resi conto che in Kenya avrebbero potuto fare molto più di un safari o di un'escursione marina.
Così hanno iniziato con un progetto nei pressi di Watamu e in pochi anni hanno costruito scuole a Mida e a Langobaya, migliorato le condizioni di interi villaggi, ha collaborato con la Chiesa Cattolica di Malindi e infine con l'Ente sanitario distrettuale, al quale ha donato strumentazioni importanti per l'ospedale di Malindi.
Nel frattempo in Italia la Karibuni Onlus ha aumentato i suoi soci e i simpatizzanti, ha convogliato volontari da tutta Italia e ottimizzato risorse e tempi, per portare a termine un progetto che da agosto 2008 è realtà: un intero reparto maternità, neonatale e pediatrico a Marafa, quaranta chilometri nell'interno di Malindi, dove da anni perdurava una situazione drammatica riguardo alla mortalità infantile.
Si calcola che una struttura di assistenza al parto e alla degenza di mamme e bambini potrà salvare oltre cento vite umane all'anno.
Il reparto si compone di otto letti e altrettante culle per mamme e bebè, un medico fisso sul luogo e medicine fondamentali.
Tutto sotto l'egida dell'ospedale di Malindi.
Vedendo quest'opera fondamentale e la grande predisposizione alla solidarietà degli italiani di Karibuni, il Governo ha deciso a sua volta di stanziare fondi per migliorare anche la piccola struttura sanitaria di Marafa. Ma Karibuni non si ferma qui, nel periodo di costruzione del reparto maternità altri soci hanno contribuito allo sviluppo del villaggio stanziando fondi per la costruzione dell'asilo nido, la ristrutturazione del refettorio e la costruzione ex novo della chiesa di Marafa, inaugurata dal Vescovo di Malindi a fine agosto.
www.karibuni.org

Conoscersi per crescere insieme Onlus
L’associazione “Conoscersi per Crescere Insieme” è una piccola Onlus che ha sede a Pernumia, un paese in provincia di Padova. È dal 1996 che il gruppo opera a favore dei bambini e dei ragazzi della Primary School del villaggio di Kibokoni in Malindi. Aiuta economicamente negli studi ragazzi di scuola secondaria e professionale, sostiene il “Piccolo centro S. Francesco”, un istituto di Malindi che accoglie bambini abbandonati e diversamente abili. Sostiene bambini di famiglie molto bisognose della diocesi di Malindi, promuove corsi di italiano per i ragazzi “adottati” a distanza. Cerca di dare aiuto in caso di particolari bisogni sanitari.
Quest’anno, ad esempio, ha affrontato le spese di un intervento chirurgico presso l’ospedale di Nairobi, resosi necessario, per una ragazza affetta da una grave patologia oculare.
Negli ultimi anni l’associazione ha costruito, nella scuola primaria di Kibokoni, delle aule con circa duecento banchi scolastici, una biblioteca, una mensa-refettorio, dei servizi igienici con docce, un dormitorio arredato con letti e armadi per accogliere sessanta ragazze e sta terminando i lavori per la costruzione di un dormitorio maschile con adiacenti servizi igienici completi di docce.
In questo periodo di attività, la Onlus ha maturato la consapevolezza che in un’ Africa di ragazzi che faticano a costruirsi una vita perché faticano a sopravvivere, l’istruzione è un problema gravissimo ma fondamentale perché, grazie all’istruzione, è l’intera comunità che può andare avanti.

Watoto Kenya
Agosto 2004: un gruppo di amici di Roma visitano Makobeni, villaggio a una quarantina di chilometri da Malindi, sulla strada per lo Tsavo. Si rendono conto dei gravi problemi di siccità e di una situazione problematica per i bambini. C'è bisogno di un orfanotrofio. Oggi, grazie a Watoto Kenya, la casa di accoglienza per orfani di Makobeni cresce e cura cinquantacinque bambini e porta avanti un progetto per renderli autonomi insegnando loro mestieri e professioni secondo le loro attitudini, rispettando la cultura del loro contesto sociale. L'obbiettivo è reinserirli nel loro tessuto sociale con la capacità di provvedere a loro stessi e migliorare la qualità della vita intorno a loro. Sette di loro hanno già un lavoro e quattro sono diventati insegnanti. I progetti di sviluppo economico in questi anni si sono moltiplicati e per mantenersi, la comunità di Makobeni aiutata dagli italiani di Watoto, produce articoli e oggetti da vendere anche in Italia: borse, scarpe, tessuti: 12 differenti attività. I loro prodotti sono in vendita anche in una boutique cittadina, Mubarak Enterprise. Preferiscono l'auto sostentamento alla beneficenza "così tanto per fare", non amano le visite dei turisti, ma chi si avvicina da amico. "I soldi passano, gli amici restano" dice Simona, una delle fondatrici. Watoto nel frattempo assiste le famiglie dei bambini di strada, segue lo sviluppo rurale dell'area di Makobeni di concerto con l'Area Chief (il rappresentante istituzionale del villaggio) e organizza progetti di micro-credito. Oggi l'orfanotrofio di Makobeni è un gioiello di assistenza intelligente: pannelli solari per l'elettricità, infermeria, una biblioteca con oltre mille libri in inglese, un laboratorio di sartoria, falegnameria e attrezzi per agricoltura ed edilizia. Watoto non si ferma, porterà quanti più giovani alle scuole secondarie e all'università e allarga i suoi orizzonti ad altre comunità, grazie all'aiuto di altri italiani. Perchè "se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna in tanti, è una realtà che comincia".
Per informazioni: www.watotokenya.com

Associazione Nativo Onlus
Costituita nel Dicembre 2003, ha l’unico scopo di perseguire finalità di solidarietà sociale e beneficenza a favore di piccole comunità africane residenti nella zona costiera nord orientale del Kenia e precisamente nei villaggi di Watamu, Timboni e Gede.
Finalità primaria dell’Associazione è reperire risorse in Italia da destinare a micro-progetti umanitari e di cooperazione in Kenia. L’esigenza di costituire l’Associazione è nata dalla necessità di assicurare crescita e continuità ai microprogetti, avviati inizialmente a livello individuale, dai suoi soci fondatori.
Progetti:
Assistenza pediatrica di base per oltre 400 bambini orfani o appartenenti alle famiglie più povere della comunità in collaborazione con la Clinic Tumaini Youth della Watamu Community Health Care e campagne di prevenzione e di informazione sanitaria.
Formazione Scolastica per più di 50 bambini iscritti da Nativo presso Istituti locali tra i quali la SDA Nursery and Primary School e la Sonneti Academy di Timboni. Sostegno agli orfani in collaborazione con associazioni locali di volontari - la Mwamko Mpya (Nuova generazione) “Self Help Group di Watamu” e la “C.B.O. Kids Alive Malindi” - e Case/ Orfanotrofi. Formazione professionale per i ragazzi non più in età scolastica, con la creazione di laboratori di arti e mestieri (progetto pilota, una Scuola di sartoria).
Per ulteriori informazioni: www.nativonlus.com

Rainbow Community Care
Rainbow Community Care gestisce una scuola materna (3 anni) e quella elementare (5+3 anni) nel quartiere malindino di Kibokoni. Attualmente sono oltre 950 i bambini che frequentano la scuola, parificata dal Governo keniota, e che vengono assistiti nei presidi medici costruiti la scorsa primavera.
A fianco di queste scuole gratuite per le famiglie povere è stato realizzato l'orfanotrofio, resosi indispensabile per intervenire per i bambini abbandonati, orfani o inviati dal Governo per impossibilità di restare nelle famiglie di origine; attualmente sono ospitati circa 90 bambini.
L'ospedale è dotato di una sala parto, camere di degenza, ambulatorio, laboratorio analisi, una piccola farmacia ed una camera operatoria.
Il progetto non finisce qui, ma continuerà con la creazione di una scuola professionale e un’iniziativa di finanziamento, a fine del triennio della stessa, delle attività autonome che gli allievi, diplomati dalla scuola stessa, vorranno intraprendere.
Per fare questo è in progetto la costituzione di una struttura finanziaria di “micro-credito” così detta “Bank to the poor”, la quale finanzierà la nuova attività dei ragazzi.
Con questo ultimo progetto finanziario si chiudeil cerchio per creare una nuova società in Kenya: sarà una goccia in mezzo al mare, ma il mare è formato da tante gocce!

Cuore d'Africa
Si chiama "Heart children's Home", il nuovo piccolo sogno per tanti bambini ora meno sfortunati, si trova sulla Malindi-Mombasa non lontano dall'aeroporto ed è un orfanotrofio voluto dai proprietari del KB Karen Blixen Bar di Malindi. In poco tempo, grazie alla loro volontà, è arrivato ad ospitare trenta bambini, di cui la più piccola ha soltanto sei mesi ed è stata abbandonata dai genitori. Roberto del Karen Blixen ha fondato l'associazione "Cuore d'Africa" e si è attivato per attrezzare il centro con letti, materassi, un frigo e una cucina e l'impianto elettrico, oltre a far effettuare ai ragazzi e al personale visite mediche regolari e ad aver imbiancato la struttura. Per ora provvedono anche all'approvigionamento quotidiano di cibo, latte ed altri generi di prima necessita, ma l'associazione si sta attivando per creare una rete di donazioni in Italia per il loro piccolo sogno di solidarietà.
www.malindikenia.com

Giovani Coppie di Vinci a Mkangani
Le giovani coppie di Vinci hanno messo in piedi poco più di due anni fa un progetto di rinnovo completo della scuola e dell'asilo di Mkangagani, villaggio dalle parti di Gede. Iniziando con i banchi (cinquanta costruiti commissionando il lavoro a una falegnameria locale) hanno ricostruito tre aule, che erano ancora strutture di fango e rami secchi, e poi sono passati alla nursery, realizzando le aule e riuscendo ad arredarle, con quindici banchi e relative panche (ognuno ospita dodici bambini). Hanno dotato il complesso scolastico di libri e ora sono impegnati nella raccolta di fondi per costruire i bagni di tutta l'area dedicata all'educazione. I loro referenti in loco sono Daniel (0723527172) e Pastore (0733570216). Per altre informazioni, www.giovanicoppievinci.it

Mary's School Onlus
Mary's School, costituita a Piove di Sacco (PD) il 25 settembre 2008, è un'associazione Onlus nata dalla volontà di un gruppo di amici che hanno deciso di vivere la loro esperienza africana da un altro punto di vista, al fine di promuovere concrete situazioni di sostegno allo sviluppo e alla diffusione dell'istruzione e della cultura della salute.
In particolare, l'obiettivo di Mary's School è di promuovere, sviluppare e sostenere progetti di istruzione e formazione, progetti di assistenza sociale e sanitaria, progetti di beneficenza a sostegno, prioritariamente, di donne e bambini di aree geografiche sottosviluppate, di promuovere iniziative per lo sviluppo individuale e cooperativo, di sostenere e realizzare in campo educativo e socio-sanitario la valorizzazione della persona, durante tutto il ciclo di vita, dall’infanzia all’età adulta, per una cultura della salute e del benessere psicofisico, di programmare e realizzare interventi che concorrano a garantire il diritti dell’infanzia riconosciuti a livello mondiale. Mary's School si trova sulla strada per Marafa, da Mambrui, a 4 km dalla Lamu Road. Referente in loco, John Karisa Mwatela tel.0722653767
www.marys-school.org

Amici di Malindi e Dintorni Onlus
L'associazione "Amici di Malindi e dintorni Onlus" nasce nel 2000 da un incontro tra il Vescovo di Taranto Guglielmo Motolese e lo storico creatore della Diocesi di Malindi, Monsignor Francis Baldacchino.
Grazie al rapporto consolidato tra Motolese e l'ospedale San Raffaele di Milano, sono partiti progetti finalizzati dapprima alla creazione di un Istituto Tecnico Professionale, che oggi porta il nome dello stesso vescovo italiano. Molti professionisti tarantini e milanesi hanno fornito la loro opera per la formazione dei kenioti (geriatri, biologi, medici generici) e successivamente, diretti da Monsignor Baldacchino, gli "Amici di Malindi e dintorni" hanno rivolto le loro attenzioni al dispensario di Hongwe, non lontano da Mpeketoni sulla strada per Lamu. Le condizioni fatiscenti del dispensario hanno convinto la presidente dell'associazione, Fiammetta La Porta (dietista tarantina), a dedicare le risorse (oltre 90 mila euro spesi, tra la scuola di Malindi e il dispensario) per migliorare la qualità sanitaria ad Hongwe. Nel 2009 sono stati spediti in kenya numerose apparecchiature sanitarie, tra cui Ecografo, Ultrasuoni e un defibrillatore, che tuttora giacciono nell'Istituto Tecnico in attesa di poter essere utilizzati, e sono a disposizione delle istituzioni per capire dove possano essere utili, se non indispensabili. Gli Amici di Malindi e Dintorni operano di concerto con "La cittadella della carità" del San Raffaele, costituita da insigni medici.
Per informazioni sulle attività dell'associazione, aiuti logistici e donazioni, potete scrivere a fiammettalaporta@libero.it. Esiste anche un sito, non aggiornato: www.amicidimalindi.org

Hearts Children Home
La Hearts Children Home è una casa d'accoglienza per bambini orfani gestita direttamente da kenioti, con gli aiuti degli europei. La fondatrice, Lucy Nuru Said, è stata per tanti anni a servizio in villaggi turistici e case private a Malindi. Ha conosciuto molti "mzungu" che sono diventati suoi donatori ed ha aperto questo orfanotrofio sulla strada per l'aeroporto di Malindi. Attualmente vi sono una quarantina di bambini e un gruppo di volontari kenioti che spendono molto del loro tempo per i loro piccoli concittadini meno fortunati. Solo questo aspetto fa di Hearts Children Home un'opera lodevole, che vale la pena di essere scoperta ed aiutata.
Fonte: malindikenya

Oltre le associazioni della costa citate qui, se volete, potete segnalare e promuovere le vostre o quelle che conoscete o partecipate, che operano in Kenya. F
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