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Kenya - Al sacrario del Duca d'Aosta

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jannis
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Kenya - Al sacrario del Duca d'Aosta Empty Kenya - Al sacrario del Duca d'Aosta

Dom 06 Feb 2011, 18:11
AL SACRARIO DEL DUCA D'AOSTA
A beneficio dei connazionali - che non conoscono la storia - si trova opportuno riassumere l’articolo di Muciri Githonga a pag. 3 del Sunday Nation in data 27.11. 2010. Titolo: La chiesa di Nyeri dove la Messa è celebrata una volta l'anno.
" Visto da fuori il santuario è una meraviglia architettonica. Il sito (sui terreni della missione dei padri della Consolata di Torino) fu scelto con cura con lo sfondo del Monte Kenya.
Il "Italian War Memorial Church" e distante 5 km da Nyeri e ospita i resti di 676 soldati italiani - prigionieri di guerra della campagna d'Abissinia del 1941~ 42 - e la tomba del duca d'Aosta che dal 1937 era Viceré della colonia e Comandante Supremo delle forze armate italiane. Sotto il suo comando - nel 1940 - conquistavano la "British Somaliland" e conducevano le epiche battaglie di Keren ed Amba Alagi. Quest'anno la cerimonia a Nyeri si è tenuta il sabato 6 novembre, guidata dall'ambasciatore Magistrati e la partecipazione di italiani residenti in Kenya. Con le bandiere italiane e del Kenya all'entrata - e due carabinieri in alta uniforme - la messa commemorativa era condotta da un sacerdote africano in perfetta lingua italiana. Era presente alla cerimonia la signora Halina Pellin che vi partecipa da 58 anni in memoria del cugino Armando Pellin morto in prigionia nel 1943. Una delle ereditá dei prigionieri di guerra italiani in Kenya è stata la costruzione della strada asfaltata nella discesa di Mai-Mahiu sul fondo della Rift Valley con la "chiesetta degli Italiani” ancora in uso. L'ambasciatore Magistrati dice che il governo italiano spende annualmente 6.000 euro per il mantenimento del sacrario"
Note personali.
Tra le attività annuali organizzate dall'Ambasciata, la visita al sacrario di Nyeri, ai primi di novembre, è sempre carica di significati storici.
L’annulale partecipazione a questa cerimonia da parte dei connazionali si aggira negli ultimi anni sulla media di 120- persone. Una volta erano molti di piú dovuti al numero sostanziale d'italiani residenti nel centro-nord del paese.
Entrando nel recinto del mausoleo, costruito dal governo italiano negli anni '50, si prova la sensazione di essere arrivati in un piccolo pezzo d'Italia. Chi scrive - residente nella zona per oltre sei anni - partecipava in piccola parte, con l'installazione della lampada votiva "In Memoriam" donata dall'Italia. Questo imponente "Memorial" è un monumento unico non solo in Kenya, ma anche nei paesi limitrofi. Per contrasto il cimitero militare britannico a Nyeri, che contiene la tomba del fondatore del movimento dei "Boy Scouts" Baden Powell, è praticamente trascurato.
Le circostanze storiche degli avvenimenti del 18 maggio 1941, ad Amba Alagi in Abissinia, quando il Duca d'Aosta e i suoi soldati, circondati da tutte le parti, si arrendevano con l'onore delle armi dovrebbero essere a conoscenza di tutti.Lo scrivente possiede un raro libro, pubblicato dal Ministero della Guerra Britannico nel 1942, di 144 pagine, 140 fotografie, con 14 cartine e un dettagliata storia di quella campagna militare dal giugno 1940 al novembre 1941.
A poca distanza dal mausoleo esiste l'imponente missione del Mathari che comprende tre colline in successione sulle quali, dal 1903, i Missionari della Consolata vi costruivano una varietà d'opere religiose - sociali, tanto da guadagnarsi, da parte dei coloni inglesi l'appellativo di "secondo impero romano". Tra queste primeggia l'ospedale, una volta famoso in tutto il Kenya quando vi operava il leggendario dott. Chiono, uno dei piú grandi dottori italiani che abbiano operato in Africa. Tra gli africani vigeva il detto: "Da Chiono non si muore". La tomba del compianto dott. Chiono nel giardino dell'ospedale è stata dimenticata dalla communitá italiana in Kenya, e dista solo un km da quella del Duca d'Aosta. Nel vicino cimitero della missione vi sono sepolti molti missionari e missionarie della Consolata che arrivavano in questa località nel 1903. Non sarebbe fuori luogo pensare se, oltre al dott. Chiono, anche questi venissero ricordati.
Kenya - Al sacrario del Duca d'Aosta Amedeo10
di Georg Von Eisen, foto da google


Ultima modifica di jannis il Lun 18 Apr 2011, 11:01 - modificato 1 volta. (Motivazione : inserito foto)
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Kenya - Al sacrario del Duca d'Aosta Empty Re: Kenya - Al sacrario del Duca d'Aosta

Dom 06 Feb 2011, 20:51
Grazie jannis, e te lo dico con le lacrime agli occhi, per aver divulgato questo bellissimo articoilo che confesso mi era sconosciuto.
La mia famiglia è originaria di Capo di Sorrento, dove l'Eroe e Sua moglie, la Duchessa Elena d'Aosta hanno vissuto prima della guerra. La Duchessa vi è ritornata nel dopoguerra fino alla sua morte avvenuta nel 1986. Mio padre ha avuto la ventura, da ragazzino, di conoscere l'Eroe e di accompagnarlo a pesca nella vicinissima località detta Regina Giovanna.
Anche per lui andrò a compiere il mio omaggio.
Grazie ancora.
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