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Kenya Amref operazione ambulatori e igiene

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Kenya  Amref operazione ambulatori e igiene Empty Kenya Amref operazione ambulatori e igiene

Mar 05 Lug 2011, 10:26
Amref, operazione - ambulatori e igiene
Cambia la vita con i volontari della salute

Kenya  Amref operazione ambulatori e igiene 17595910

In Kenia l'organizzazione umanitaria provvede all'apertura di dispensari e alla vaccinazione dei bambini.
Risultato: meno malattie, più partecipazione scolastica e dunque aumento sensibile della qualità della vita nei villaggi.
A migliaia hanno già spesso di fare quindici chilometri a piedi per andare dal medico.
Purtroppo però la mortalità tra le gestanti continua a crescere: 458 madri muoiono ogni 100mila donne
KAMBO (Kenia) -
Arrivano a piedi camminando per ore sotto il sole tra gli sterpi e la terra rossa, arida per la pioggia che non cade da mesi in Kenya.
Le vedi da lontano in mezzo alla savana con i figli accovacciati sulla schiena, i più grandi per mano.
Sono partite all'alba dalle loro case di legno e fango, dove la terra non da frutti per mancanza di acqua, dove la ricchezza è una gallina per famiglia.
Hanno marciato senza sosta chi sette, chi dieci, chi addirittura quindici chilometri per arrivare in tempo fino a qui.
Al dispensario di Kambo, unico ambulatorio, punto medico nel raggio di decine e decine di chilometri nel distretto di Makindu a tre ore di macchina da Nairobi, unico punto di appoggio e di riferimento sanitario per oltre diecimila persone che arrivano per ricevere visite e vaccini, consigli igienico sanitari e pianificazione familiare, zanzariere antimalaria e prevenzione anti aids.

Il dispensario di Amref.
Venti scellini costa il consulto e le medicine sono gratis fino a quando non finisce la scorta, come nel Kwa Mutonga dispensary che nel distretto di Kitui serve oltre 12mila persone e ogni mese ne visita ottocento. Realtà, e in Africa sono decine, che funzionano anche grazie ad Amref, l'organizzazione non governativa che in Africa si occupa di sanità e salute, costruendo pozzi (più di tremila) e usando solo personale del posto, elaborando interventi e mettendoli a punto sempre con la collaborazione delle comunità locali per far crescere la consapevolezza sulle buone pratiche igieniche, per trasmettere famiglia per famiglia l'importanza di farsi vaccinare, di costruire delle latrine e di non partorire sole a casa.

I volontari della salute nei villaggi.
In Kenya la mortalità tra le gestanti continua infatti a crescere, 458 madri
muoiono ogni 100mila che danno alla luce i loro piccoli e la situazione nel distretto di Makindu è anche più grave che nel resto del paese: meno assistenza, meno cure, meno vaccinazioni in quest'area arida dove la maggior parte della popolazione è malnutrita, con acqua pulita raggiungibile solo dopo ore e ore di cammino.
"Per questo è importante il progetto dei comunity health workes, i volontari della sanità, abitanti dei villaggi ai quali vengono insegnate le basi dell'educazione sanitaria e che si impegnano a trasmettere il sapere al resto della comunità, una ventina di famiglie per volontario", dice Paola Magni, responsabile programmi Amref Italia.

Meno bambini malnutriti dopo un anno.
I
l risultato di un anno di lavoro e di collaborazione tra governo ed Amref, e soprattutto l'opera dei volontari sul territorio istruiti dalla Ong lo raccontano gli stessi abitanti della zona arrivati al dispensario dopo ore di cammino, i genitori che portano i figli a vaccinarsi dopo aver vinto paure ataviche.
"Quando mio figlio si ammalava continuamente ero convinto fosse qualche spirito maligno, fosse sfortuna o stregoneria, non sapevo che fosse colpa dell'acqua sporca, inquinata, l'unica che avevamo a disposizione", racconta Isac Musoka.
"Ora so che mio figlio ha una malattia, so cosa fare per evitarla in futuro ma soprattutto che c'è una cura".

Risultato: calano malattie e denutrizione.
Dopo dodici mesi di informazione, di tam tam, di visite al dispensario sono aumentati i parti in ospedale, nonostante la difficoltà e le distanze - le più fortunate ci arrivano portate in bicicletta attraverso strade sterrate - è cresciuto il numero delle madri che portano i figli a vaccinare, a
prendere vitamine, che comprano le zanzariere che li proteggeranno dalla malaria e si sono costruite decine di latrine che aiutano ad evitare infezioni.
I bambini malnutriti sono scesi del 64%, e grazie al family planning le donne incinta sono diminuirte del 30% in una zona dove ogni famiglia ha anche sei figli.
"Spesso le donne si fanno l'iniezione di ormoni che durano tre mesi, invece di prendere la pillola perché così i mariti contrari non se ne accorgono".

La maggioranza sono donne volontarie.
Le donne sono più avanti, più comunicative, più asperte, dicono.
Sarà un caso ma tra gli health workes le donne sono la maggioranza. Come Damalyse, 43 anni, una voce da soprano e tre figli che vivono al Kikauni village, quattro chilometri dal dispensario, due dalla scuola dove ora vanno i suoi nipoti.
"Mi piace essere una volontaria, aiuto i miei vicini, il mio villaggio e ho visto grossi miglioramenti, la gente capisce.
Una volta c'erano solo poche latrine adesso ogni casa ne ha una costruite in collaborazione e quasi tutti si sono presi una zanzariera per combattere la malaria".

Migliorano salute e istruzione.

Grazie ai pozzi, ai presidi medici, al lavoro di informazione dei volontari migliora non soltano la salute degli abitanti ma anche il livello scolastico.
Se infatti nel mondo muioiono un milione e mezzo di bambini per la diarrea dovuta ad acqua contaminata e la creazione di fonti idriche controllate salva milioni di vite, ogni anno si perdono 443 milioni di giorni di scuola per malattie legate all'utilizzo di fonti idriche inquinate.
Da quando nell'area di Makindu si moltiplicano i pozzi costruiti da Amreff con le comunità locali, rendendo accessibile acqua potabile a migliaia di persone, la salute è migliorata, e anche l'economia della zona.
Perché come dicono le aride statistiche: per ogni dollaro investito in infrastrutture idriche e igieniche, se ne ricavano otto in aumento di produttività.

Fonte: La Repubblica
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