Kenya Come far arrivare un amica dal Kenya in Italia?

Non ho molta dimestichezza con le vicende clericali e pellegrinaggi, ma è certo che quando vi sono questi grossi eventi, vedi anche il raduno dei giovani con il Papa, l'organizzazione dei trasferimenti, spese e relativi documenti per i partecipanti passano attraverso le organizzazioni acclesiastiche, anche perchè è impensabile per la gran massa dei partecipanti sopratutto proveniente dai paesi poveri, considerati i costi che gli stessi si facciano carico delle procedure, delle spese e dell'organizzazione,ci sarà un coordinamento che fa capo alle autorità ecclesistiche e i partecipanti avranno i visti o eventuali autorizzazioni per rimanere nel paese dove si tiene il raduno,giusto il tempo necessario.
Comunque se fosse attuabile la cosa, come ventilata dalla gentile utente Kris, benvenga a vantaggio di chi vuole ospitare amici e amiche.
Poi chissà che" Dio vede e Dio provvede".

Buonasera a tutti, come state ??? quanto si può spendere per un volo nairobi roma a/r per 3 mesi circa per una persona ...accetto V7s splendidi suggerimenti..con affetto
Ale

In questo sito partecipano persone bellissime......ma l'unione in questo caso non fa la forza...scrivetemi per esercitare i nostri diritti...UN ABBRACCIO.....esistono molte disinformazioni....

Buongiorno a tutti, in particolare ad Alex.

Ho appena parlato con il Console di Mombasa, Castellano. Gentilissimo, come sempre.

E' praticamente impossibile invitare per turismo un cittadino kenyano che in patria non abbia un lavoro e che non abbia proprietà (terreno, casa), perchè non avendo redditi non può fare il turista. La dichiarazione giurata dell'invitante non basta, da sola, a garantire che non vi sia il rischio migrazione.
Le regole sono cambiate e c'è stata una drastica riduzione per via dello spazio Shengen, dal quale l'Italia sta cercando di uscire.

L'ambasciata a Nairobi si prende fino a 3 settimane per rispondere (non 7-10 giorni come indicato sul sito) ed i requisiti minimi sono quelli indicati, senza i quali la risposta è senz'altro negativa, con perdita di tutto il denaro speso per biglietti aerei, assicurazione medica, visto, passaporto e quant'altro...
Gli abitanti della costa si devono rivolgere a Mombasa, al consolato, che provvede esclusivamente ad inoltrare la domanda a Nairobi, senza potere/dovere esprimere nessun parere.

Questo è quanto.

Svanita ogni speranza, non mi resta che prenotare il mio volo per il prossimo viaggio :-(

PS
per il visto per studio, occorre che la persona abbia già una formazione superiore in Kenya ed intenda specializzarsi o fare un master o università per elevare ulteriormente il suo grado culturale.

Per l'invito da parte di un' azienda, idem. La persona deve avere una sua azienda in Kenya, quindi avere un interesse specifico per il tipo di lavoro svolto dall'azienda italiana invitante.

Ergo, chi non ha nulla e non ha potuto studiare, rimane in patria, squattrinato, senza arte nè parte e si porta il macigno della sf... sulle spalle per tutta la vita, senza nessuna speranza di poter cambiare qualcosa o almeno vedere qualcosa di diverso.

A meno che l'italiano/a non se lo sposi... NO COMMENT!

grazie......che dirti.....no comment....

per cui facendo un matrimonio non hai problemi per portare qualcuno in italia? chissa quali problemi dopo??!! a meno che si fa la divisione dei beni almeno in italia è così e li come funziona? è possibile ?

mi pare e dico mi pare che anche sposandosi dovrebbero passare 2 anni di matrimonio, xchè a Nairobi si sono accorti della crescente richiesta, e hanno voluto porre 1 freno...qualcuno che sa l'inglese, dovrebbe fare 1 ricerca

Attualmente per chi sposa in Kenya, donna o uomo, un mzungo ottiene immediatamente tutti i documenti per l'espatrio e di conseguenza arriva in Italia regolarmente.

Il Console di Mombasa Castellano sarà anche gentile come dice Lala Salama, ma fornisce informazioni non corrette.
Ad esempio lui sostiene che il matrimonio tra un italiano e un cittadino kenyota non può essere celebrato in Consolato. E questo non è vero, perchè l'art. 16 del DPR 396/2000 (cioè il regolamento dello stato civile) stabilisce che il matrimonio tra un cittadino italiano e un cittadino straniero, puo' essere celebrato innanzi all'autorita'
diplomatica o consolare competente. Quindi basta andare in Consolato, chiedere le pubblicazioni e dopo 8 giorni è possibile celebrare il matrimonio. In sede di celebrazione si può chiedere che venga annotata a margine dell'atto la separazione dei beni.

ah, dimenticavo .......... tutto questo a costo zero.

Ottima info, Brontolo...asante sana :-)

ma resta il fatto che chi è nato povero, resta tale, senza alcuna speranza (mica tutti saranno così bravi da farsi sposare....? )

mi permetto di avere qualche perplessità sulle info del console di mombasa che consiglia il matrimonio come migliore soluzione per ospitare (ripeto ospitare) un turista....in italia....siamo impazziti del tutto...???!! dobbiamo sposarci o devono sposarsi per vare una vacanza in Italia quando nel resto d'Europa non esistono tutti questi problemi..la legge chiede la garanzia nel paese ospitante(fideiussione e polizza medica) non chiede se la persona che effettua il viaggio ha un lavoro ed una busta paga ..come già detto se cos+ fosse molti italiani resterebbero a casa...

[quote="LalaSalama"

ma resta il fatto che chi è nato povero, resta tale, senza alcuna speranza (mica tutti saranno così bravi da farsi sposare....? )[/quote]

Purtroppo sta diventando un lavoro anche questo

Per completezza di informazione, fermo restando che la legge italiana consente il matrimonio degli italiani all'estero dinnanzi all'autorità consolare, ho accertato, spulciando nel sito degli Esteri, le competenze attribuite al Console "onorario" di Mombasa e tra queste non rientra la celebrazione del matrimonio. Per cui, bisogna rivolgersi all'Ambasciata di Nairobi che invece offre questo servizio consolare.
Dopo la celebrazione del matrimonio servono almeno 3 settimane per ottenere il visto per l'Italia.

Per Alex65, non credo che il Console di Mombasa consigli il matrimonio come soluzione per ottenere il visto, semplicemente questo è il convincimento al quale si perviene dopo aver valutato le diverse soluzioni per ottenerlo.

Castellano e' un amico oltre che competente nel campo.
Non credo conoscendolo che vi darebbe informazioni fuorvianti.
Resta il fatto che su qualsiasi questione solo l'ambasciata ha voce in capitolo e potere decisionale,lui ne e' un portavoce.
Ciao

scusate ma c'è molta confusione....si chiamano consolati onorari (mombasa e malindi) in quanto fanno solo da tramite con l'ambasciata e chi abita lontano da nairobi.....ovvero ritirano le carte e le spediscono a nairobi, vi danno assistenza consigli, ma è sempre su disposizione dell'ambasciata.
sul discorso è meglio un matrimonio che un visto turistico io personalmente lo trovo sbagliato, il rilascio del visto per ingresso in italia e nell'area schengen per motivazione di turismo prevede una serie di documentazione da presentare in ambasciata, la stessa chiede alla questura di competenza territoriale del cittadino italiano che garantisce per lo straniero, se l'italiano è titolato per ospitare la persona ed inoltre se ci sono motivi ostativi per lo straniero in italia(reati, espulsioni ect ect)...per il richiedente non abbia subito condanne penali in Italia, bisogna anche peró essere sicuri di non avre sbagliato qualche dato nella documentazione o ci sia qualche mancanza, sia di dati che di documenti)...in poche parole se tu compili la documentazione prevista, non hai precedenti penali, garantisci tutte le incombenze (legali, mediche ect)il biglietto aereo di andata e ritorno, lei possiede il passaporto, il lavoro o non avere una proprietà in kenya non è ostativo al rilascio, diversamente ma non ne sono sicuro sulla norma in kenya che parla dei figli minori o pseudo matrimoni locoli (in italia marito e moglie si autorizzano a vicenda il consenso al rilascio del passaporto) se lei dovesse avere figli minori serve tutta una documentazione particolare...

Il discorso matrimonio è questo: se sai di volerti sposare, meglio farlo subito, così si ottengono tutti i documenti e il marito o la moglie possono venire subito in Italia.
Ma le persone, o almeno sicuramente io, prima di sposarmi devo capire, devo verificare tante cose e fare venire il mio compagno in Italia per conoscere il mio ambiente e la mia famiglia è una tappa necessaria.

La motivazione del diniego, se un kenyano non ha nè lavoro nè conto in banca con movimenti da almeno 6 mesi, è che c'è il rischio emigrazione, ovvero che lo straniero potrebbe non tornare in patria.

Anche io non capisco il perchè di tanti problemi per avere il visto turistico, ma con me il console è stato molto chiaro: "Proviamo, ma non vi è certezza del rilascio", nonostante tutte le garanzie offerte, compresa la fidejussione bancaria (della mia banca dove ho il conto corrente) e l'assicurazione sanitaria, valida per tutto lo spazio Shengen.

Attendo a giorni la risposta dell'ambasciata. Vi farò sapere

un saluto a tutti, aspetto con ansia le news di LalaSalama

guarda io di immigrazione un pochino conosco la situazione....allora non ci sono scelte da parte dell'ambasciata o da parte dell'ufficio visti....il lavoro il conto corrente in kenya non FANNO LEGGE!!!! la legge non prevede come motivo ostativo al rilascio del visto turistico se in patria il cittadino straniero abbia un lavoro e/o delle proprietà.....in quanto i requisiti fondamentali oltre alle assicurazioni sono il titolo di viaggio andata e ritorno, comunque esiste anche il ricorso al T.A.R. del LAZIO entro 60 giorni dalla risposta x iscritto del rigetto, con la possibilità della richiesta di risarcimento danni....

Parole sante ..... Bravo !!!!!

inoltre in questo periodo di forte immigrazione clandestina in italia state attenti che poi uno dei requisiti quando siete in italia è LA EFFETTIVA CONVIVENZA, ovvero vi possono arrivare controlli a casa da parte di polizia locale e/o polizia ufficio immigrazione che controlla e se non ci sono i presupposti della convivenza possono annullare il ricongiungimento familiare,
le ambasciate sembra che vi vogliono ostacolare nei vari visti per fare entrare i vostri amici/amiche in italia, ma è una normativa molto complessa dove purtroppo a causa di tanti precedenti visti risultati poi, RICHIESTE FASULLE, hanno dato un giro di vite

Grazie kenyapolice, aspetto la risposta scritta dell'ambasciata, poichè ho inoltrato TUTTI i documenti richiesti (invito, dichiarazione ospitalità, copia mia passaporto e codice fiscale, passaporto suo in originale, copia I.D. e certificato di nascita, attestato di lavoro, preiscrizione corso intensivo di italiano, prenotazione voli A/R, fidejussione, estratto conto bancario mio e assicurazione sanitaria), tranne conto bancario suo e so che devono darlo per iscritto il diniego, con motivazione, vero? Nel caso, farò ricorso al TAR di sicuro! Con richiesta di risarcimento danni (questa non la sapevo). Grazie di

PER ALEX e per tutti: so di un cittadino kenyano di Watamu che è riuscito ad ottenere il visto in 4 giorni con il consolato di Malindi. Ha un regolare lavoro, molto conosciuto, con sito web e conto bancario attivo. E' già venuto altre volte in Italia, ma l'anno scorso non era riuscito ad ottenerlo. Aveva invito di un amico di Roma. Ha richiesto (un mese) 4 settimane e gliene hanno date 7. E' arrivato a fine maggio e penso sia ancora in Italia, ma quasi di ritorno...

Il tarlo del dubbio sull'argomento mi mette in condizione di disquisire sulla questione che da un po tiene banco sul forum.
Pur considerando i problemi e le pastoie burocratiche che servono per fare arrivare in Italia un amico/a e considerando che le pratiche si trascinano nel tempo per poi come spesso accade ritrovarsi con la richiesta respinta, la domanda che mi pongo è questa, quando la domanda viene respinta non è che effettivamente ci sia qualche cosa di non a posto nei soggetti che intendono venire in Italia?
Mi chiedo questo perchè due mie vecchie conoscenze ed amici che vivono e lavorano regolarmente una in Malindi e uno in Watamu è da qualche anno che nel periodo di fermo stagione turistica, cioè in questo periodo, vengono in Italia e ci stanno circa due mesi ospiti di vari amici, tutto questo senza nessuna difficoltà, con visto turistico.

Se i tuoi amici lavorano regolarmente, non vedo quale sia il problema...

Il fatto è che -nel caso tu non lo sapessi- non tutti i Kenyani hanno un lavoro regolare, con tanto di contratto